Il Governo è ancora in cerca di una soluzione per i lavoratori esodati rimasti fuori sia dal primo salvataggio (quello inserito nel decreto Milleproroghe) sia dal secondo (il decreto esodati), che riguardava solo 65mila esodati contro una stima di oltre 300mila lavoratori ancora penalizzati dalla riforma delle pensioni del ministro del Welfare Elsa Fornero (stime INPS).
In ogni caso il nuovo intervento sugli esodati verrà definito in tempi brevi, perlomeno stando a quanto rivelato dal sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Giampaolo D’Andrea, il quale ha aggiunto poi che la Commissione lavoro della Camera ha avviato «un’indagine conoscitiva per individuare l’esatto numero dei lavoratori che devono essere tutelati, al fine di mettere a punto una proposta con la collaborazione di tutti i gruppi parlamentari».
A fronte del pressing arrivato da più parti, imprese, sindacati e lavoratori ma anche dalla classe politica, il Governo sta infatti studiando una nuova soluzione per gli esodati anche se il nodo rimane sempre lo stesso: necessario rispettare «una copertura finanziaria tecnicamente idonea».
Anche D’Andrea pone l’accento sul problema delle risorse, la questione cruciale infatti è «articolare il provvedimento in modo tale da assicurare le risorse quando si presenta la necessità».
In ogni caso il sottosegretario si sente di «rassicurare la platea di coloro che sono in difficoltà e gli interlocutori politici: faremo ciò che abbiamo annunciato. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, si è assunto l’impegno, ribadito con una nota ufficiale, di varare nuove norme sugli esodati, la flessibilità in entrata, gli ammortizzatori sociali».