Sì alla Tobin Tax per transazioni intra-UE

di Francesca Vinciarelli

25 Giugno 2012 15:00

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Cooperazione rafforzata sulla Tobin Tax, l’imposta sulle transazioni finanziarie sulla quale non c'è unanimità nella UE: le aliquote e la destinazione del gettito per progetti crescita.

Cooperazione rafforzata in tema Tobin Tax, la tassa sulla transazioni finanziarie all’interno dell’Unione Europea: non essendoci infatti l’unanimità tra i 27 Paesi Membri, i nove concordi su proposta di Germania e Francia andranno avanti e faranno da apripista.

L’Italia non ha preso una posizione decisa anche se, al vertice con Germania, Francia e Spagna, Mario Monti sembra essersi schierato a favore, anche se la delegazione italiana all’Ecofin l’ha definita «una decisione non ancora disponibile» e sulla quale «non possiamo impegnarci oggi».

La Tobin Tax è un’imposta che rimette nel mercato una parte degli incassi derivanti dalle transizioni finanziarie, sotto forma di progetti per la crescita invece che di guadagno per gli istituti di credito.

La Tobin Tax allo studio prevede un’aliquota dello 0,1% sui valori azionari e obbligazionari, e di 0,01% sui derivati. Percentuali che basterebbero a garantire circa 57 miliardi di euro l’anno, di cui 6,4 miliardi l’anno facendo riferimento solo all’Italia.

Tra i Paesi in disaccordo figurano Regno Unito e Irlanda, che contrastano con forza l’introduzione della Financial transaction tax o Tobin Tax denunciando la poca chiarezza su quali saranno le aliquote e la destinazione del gettito e sul rischio che l’imposta aumenti l’incertezza dei mercati e faccia fuggire le attività finanziarie dall’UE. L’Italia fa parte dei simpatizzanti.

La decisione di procedere comunque con la Tobin Tax, anche senza voto unanime come previsto per i trattati a livello comunitario sul Fisco, è stata presa nel corso della riunione dei ministri economici dell’UE su proposta del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble.

Senza unanimità l’unica soluzione è la cooperazione rafforzata, lo stesso stratagemma già utilizzato per il brevetto europeo (in occasione del quale l’Italia faceva parte dei contrari).

Al sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo, sembra non piacere la strada della cooperazione rafforzata, mentre Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, chiede a Monti di fare chiarezza.

Ora l’iter prevede che la Commissione trascriva in un testo ad hoc come intende attuare la Tobin Tax: su tale testo verrà successivamente avviata la discussione in ambito UE.