In molti casi la regolarità contributiva, requisito imprescindibile per il rilascio del DURC è inficiata dalla mancanza di liquidità dell’impresa e spesso questa è compromessa a causa del ritardo nei pagamenti dalla PA.
Una risoluzione del Pd alla Camera – prima firmataria Amalia Schirru – propone di garantire il rilascio DURC alle cooperative sociali che vantano crediti con la PA, permettendo loro di partecipare alle gare di appalto.
E’ poco (perchè solo le cooperative sociali?) ma è un inizio: di fatto, non dovrebbe essere certo l’impresa a pagare per il mancato pagamento da parte della Pubblica Amministrazione.
«Ai ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni si aggiunge l’aggravio di dover effettuare i versamenti mensili dei contributi assistenziali, previdenziali e fiscali (di somme comunque non incassate), pena la non regolarizzazione del DURC con conseguente impossibilità di contrarre con le pubbliche amministrazioni e/o incassare dalle stesse», spiega la risoluzione.
Una beffa che si perpetra da troppo tempo: la PA non paga, le aziende entrano in crisi e non ottengono il DURC regolare perché non sono riusciti a versare i contributi, perdendo così l’occasione di partecipare a gare di appalto che avrebbero potuto sanare la situazione.
Insomma, il ritardo nei pagamenti dalla PA mette in moto un circolo vizioso che, però, va spezzato.
E questa è l’intenzione della risoluzione Pd.