Scaduti i termini per il pagamento della prima rata IMU (di acconto) sono in molti ad aver commesso errori o ad aver saltato l’appuntamento fiscale per le difficoltà di calcolo. Imprese incluse.
Tuttavia, se in quel 40% di imprese che ha dichiarato di non pagare l’IMU qualcuna ci ha ripensato, una delle soluzioni più rapide e indolore a livello di sanzioni in caso di omesso versamento è il ravvedimento operoso.
Le modalità e i tempi prevedono tre casistiche e altrettante modalità:
- sprint entro il 2 luglio, ovvero sanando i versamenti omessi o tardivi entro 14 giorni dallo scadere dei termini per l’acconto IMU (18 giugno 2012), pagando una sanzione ridotta allo 0,2% per ogni giorno di ritardo (2,80% per 14 giorni di ritardo, più gli interessi del 2,5% annuo;
- breve dal 3 al 18 luglio 2012, ovvero tra i 15 e i 30 giorni (sanzione del 3%);
- lungo o annuale, da un mese ad un anno, quindi dal 19 luglio 2012 al 17 giugno 2013 (sanzione del 3,75%).
In caso invece di errori commessi nella determinazione dell’importo dovuto per l’acconto IMUnon sono previste sanzioni né interessi. Con il saldo IMU verranno calcolati eventuali conguagli sulla prima rata.