Si è concluso ieri il CeBIT, l’evento che dal 15 al 21 marzo ha raccolto ad Hannover esperti e appassionati del mondo digitale. Secondo il report conclusivo, condotto dagli organizzatori, il numero di visitatori di quest’anno ha raggiunto quota 480 mila (14 mila in più rispetto al 2006).
Una rappresentanza forte è giunta dalle industrie manifatturiere se si considerano i settori, mentre dall’Asia e dal Nord America se si considerano le aree di provenienza.
Il dato dimostra l’interesse crescente nei confronti del mercato dell’information technology, un interesse che coivolge l’Europa così come il resto del mondo e che può essere rintracciato anche in uno studio pubblicato recentemente da EITO (European Information Technology Observatory) su commissione di IDC.
Secondo le previsioni dell’Osservatorio, nel 2007 il mercato europeo delle tecnologie dell’informazione dovrebbe crescere del 2,9% e arrivare a 668 miliardi di euro. La stessa crescita (2,9%) dovrebbe riguardare anche il 2008 raggiungendo i 687 miliardi. Le società coinvolte dovrebbero veder crescere i propri guadagni del 4,4%.
Valori positivi si hanno anche se si considera in dettaglio il mercato dei software e dei servizi IT (crescita del 6,5% e del 5,5%). Un andamento che coinvolge anche il mercato dell’hardware, con una previsione di crescita del 1,7% nel 2007 e del 2,2% nel 2008.
«La relazione dell’EITO per il 2007 ha confermato che l’Europa è entrata in un nuovo ciclo di investimenti in materia di ICT, favorito da un recupero economico più forte del previsto, dall’allargamento dell’UE, dal boom dei mercati asiatici e dalle nuove opportunità tecnologiche», ha dichiarato il presidente di EITO, Bruno Lamborghini.