Elenchi 5 per mille: liste online, procedura per enti in ritardo

di Teresa Barone

Pubblicato 15 Maggio 2012
Aggiornato 9 Settembre 2013 09:03

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Sono online sul sito dell’Agenzia delle Entrate le liste provvisorie degli enti beneficiari del 5 per mille: per enti ritardatari, documentazione entro il 30 settembre previo versamento di una sanzione.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le liste provvisorie dei possibili beneficiari del 5 per mille, la ripartizione annuale del contributo relativo all’anno d’imposta 2011. Attraverso apposito motore di ricerca, dunque, è possibile consultare gli elenchi che riguardano gli enti del volontariato, di ricerca scientifica e Università, ricerca sanitaria, associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal Coni a fini sportivi che svolgono rilevante attività di carattere sociale.

I contribuenti possono destinare il 5 per mille a uno di questi enti ma anche al Comune di residenza, come anche stabilire che l’importo sia devoluto al finanziamento di attività di tutela e valorizzazione dei Beni Culturali e paesaggistici.

L’Agenzia delle Entrate pubblicherà la versione definitiva degli elenchi il 25 maggio, successivamente alla verifica della documentazione integrativa degli enti di volontariato ritardatari.

Enti ritardatari

Il decreto sulle semplificazioni fiscali ha previsto nuove possibilità per gli enti ritardatari, che possono comunque rientrare nelle liste dei beneficiari del 5 per mille presentando la domanda di iscrizione e le successive integrazioni entro il 30 settembre (precisamente entro il 1 ottobre 2012).

In questo caso è previsto l’obbligo di versare una sanzione tramite modello F24 pari a 258 euro, indicando il codice tributo 8115.

Anche presentando la documentazione in ritardo, è comunque previsto l’obbligo di possesso dei requisiti richiesti entro la data in cui scadeva il termine per presentare la domanda di iscrizione, precisamente il 7 maggio 2012 per gli enti del volontariato e per le associazioni sportive dilettantistiche, e il 30 aprile per gli enti della ricerca scientifica e dell’Università e quelli della ricerca sanitaria.

Gli elenchi sono pubblicati sul sito dell’Agenzia delle Entrate