Reti d’imprese: il 23 maggio scade il termine ultimo per presentare la richiesta per fruire delle agevolazioni destinate alle aziende che vi aderiscono avendo stipulato un contratto di rete.
Le agevolazioni fiscali consistono in un regime di sospensione d’imposta degli utili d’esercizio conseguiti qualora vengano accantonati in apposita riserva del patrimonio netto, e previsti nel contratto aggregativo per la realizzazione degli investimenti.
Modello Reti
Le imprese che fanno parte di una rete devono inviare comunicazione tramite Modello Reti per ricevere le agevolazioni fiscali previste, che possono essere ottenute solo attraverso la procedura telematica.
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Modello Reti – Istruzioni di compilazione
Nel Quadro A del Modello Reti va indicato l’ammontare della quota di utili ed il relativo risparmio d’imposta:
- nella colonna 1 va indicato l’importo corrispondente alla quota degli utili accantonati destinati al fondo patrimoniale o al patrimonio destinato all’affare relativamente al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2010, 2011 o 2012.
- Nella colonna 2 va indicato il risparmio d’imposta complessivo corrispondente alla quota degli utili di cui alla colonna 1, relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2010, 2011 o 2012.
Per la compilazione del Modello Reti, scarica le istruzioni Agevolazioni imprese appartenenti a “Reti imprese”.
Per agevolare la compilazione del modello l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul proprio sito il prodotto di gestione denominato “AgevolazioneReti”, finalizzato proprio alla prenotazione dei fondi da parte di ciascuna impresa.
Per ciascun anno, 2011, 2012 e 2013, è necessario presentare tre singole comunicazioni in riferimento ai tre periodi d’imposta, vale a dire ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre degli anni 2010, 2011 e 2012.
Agevolazione fiscale
Le indicazioni relative alle agevolazioni fiscali sono state illustrate nella circolare diffusa dalla Agenzia delle Entrate, dove si precisa che «in sostanza, il vantaggio fiscale previsto per le imprese aderenti al contratto di rete è rappresentato dalla possibilità di escludere dal calcolo del reddito imponibile una quota di utili accantonata ad apposita riserva».
L’agevolazione va utilizzata in sede di versamento del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo di riferimento e opera esclusivamente ai fini IRES e IRPEF, ma non ai fini dell’IRAP.
Inoltre «per espressa previsione normativa, l’importo che non concorre alla formazione del reddito di impresa non può comunque essere superiore a un milione di euro per ciascuna impresa, anche nell’ipotesi di accantonamento di utili a riserva per un ammontare superiore, così come anche nel caso in cui un’impresa aderisca a più di un contratto di rete. Il regime di sospensione cessa nell’esercizio in cui viene meno l’adesione al contratto di rete o nell’esercizio in cui la riserva è utilizzata per scopi diversi dalla copertura di perdite di esercizio».
Risorse in bilancio
Le agevolazioni previste saranno stanziate sulla base di un fondo definito per ciascuno dei tre anni. Per il 2012 e il 2013 le risorse a disposizione sono state ridotte del -30% passando dai 20 milioni di euro del 2011 ai 14 milioni di euro.
Nel caso in cui le richieste delle imprese fossero superiori al plafond iniziale, l’Agenzia delle Entrate provvederà a ripartire le risorse applicando il medesimo criterio (pro-quota) dell’anno precedente.