Twitter apre alla pubblicità: dopo la creazione di una sezione business – in cui si spiega come incrementare visibilità e clienti – ieri il portale di microblogging ha modificato le regole d’uso per rendere possibile l’utilizzo di inserzioni.
«The Services may include advertisements, which may be targeted to the Content or information on the Services, queries made through the Services, or other information.», si legge tra i termini di utilizzo.
Si accrescono dunque le potenzialità del sito, che consentirà agli inserzionisti pubblicitari di raggiungere un bacino di utenza di 45 milioni di visitatori mensili abituali (dati ComScore).
Era da tempo che si studiavano nuovi modelli di business in grado di generare profitti sfruttando l’incredibile popolarità di Twitter. Ma la pubblicità sembrava un’ipotesi lontana.
Ora la conferma dell’individuazione della “giusta idea” viene dallo stesso fondatore Biz Stone sul blog ufficiale di Twitter.
Integrando le condizioni di servizio la possibilità di fare pubblicità anche da parte di terze parti sancisce il passaggio da portale per la comununicazione in tempo reale di informazioni e pensieri a piattaforma ADV.
Dopo la notizia del progetto di Google di una piattaforma per articoli digitali e news premium a pagamento, la scelta di Twitter sembra controbilanciare un trend dal futuro incerto, per i quali gli utenti non sono forse ancora pronti, preferendo puntare su una fonte di introiti più passiva e meno costosa per la gente, e quindi più sicura per gli inserzionisti.