La Regione Sicilia ha stanziato 50 milioni di euro per sostenere le imprese locali che denunciano il racket mafioso nelle zone interne dell’isola, o che decidono di investire nel territorio più colpito dalla mafia. Sgravi fiscali per le aziende che denunciano restando dalla parte della legalità.
La norma prevede che per cinque periodi di imposta l’imprenditore denunciante episodi di racket mafioso ottenga il rimborso degli oneri fiscali sulle imposte sui redditi, e dei contributi previdenziali e dell’imposta comunale sugli immobili. Antonello Montante, delegato nazionale alla Legalità di Confindustria e presidente degli imprenditori siciliani, ha sottolineato come l’iniziativa rappresenti anche una strategia per creare nuove risorse a favore dell’economia siciliana.
«Si tratta di una grande e importante operazione che può consentire alla Sicilia di creare ricchezza. Ma si tratta nello stesso tempo di una grande opportunità per il nostro Paese».
La Zona franca della legalità è stata prevista dalla legge 15/2008, e solo un ano fa è stata deliberata su proposta dell’assessore alle Attività produttive Marco Venturi, al fine di potenziare gli investimenti e incentivare la crescita. Sarà di competenza dell’assessorato alle Attività produttive, inoltre, stilare il regolamento per i nuovi insediamenti produttivi nelle Zfl.