Verificare il numero effettivo degli esodati in Sicilia, e tutelare questa categoria professionale lontana dalla pensione ma, allo stesso tempo, esclusa dal lavoro: questo lo scopo del censimento online avviato dalla Cgil Sicilia, che con questa iniziativa desidera fornire al governo dati certi, seppure a livello regionale, dimostrando che le cifre sono molto più ampie di quelle comunicate finora dal Ministero del Lavoro.
L’iniziativa si chiama “Sos esodati”, una sezione del sito Web della Cgil che permette ai singoli soggetti di registrarsi e aggiungere il proprio nome nelle liste compilate dal sindacato. Il servizio è operativo dal 25 aprile e i dati saranno successivamente esaminati da un coordinamento regionale.
«Tra i 400 postali esodati e tra i 500 bancari ne abbiamo già individuati, chi da gennaio, chi da aprile senza stipendio né pensione. E si tratta di dati per difetto: anche in Sicilia i numeri sono ben più ampi di quelli indicati dal governo.»
Ferruccio Donato, segretario regionale d’organizzazione della Cgil, sottolinea come anche nell’isola il numero di esodati sia elevato, e da parte di Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia, c’è la volontà di ribadire la necessità di applicare a questi lavoratori le regole pensionistiche in vigore al momento degli accordi.
«Le soluzioni prospettate dall’Esecutivo sono impraticabili, l’unica strada percorribile è l’applicazione per queste persone delle vecchie regole pensionistiche, quelle che erano in vigore al momento della sottoscrizione degli accordi. Il governo deve essere del resto il primo a rispettare le regole e a non fare venire meno la certezza del diritto, se vogliamo un paese in cui tutti rispettino le regole e contribuiscano al bene comune.»