Marcia indietro nel disegno di legge di riforma del lavoro in merito al finanziamento dell’Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego) dopo le polemiche sul taglio delle esenzioni dal ticket sanitario per disoccupati e familiari a carico con reddito inferiore ad 8.263,31 euro (articolo 64 del Ddl) , per prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio e specialistiche.
La misura era stata inserita nella riforma del lavoro per ampliare la platea di beneficiari dei trattamenti di sostegno al reddito (spiega la relazione tecnica di accompagnamento al Ddl) ma a fronte delle proteste il Governo si dice pronto a correggere il tiro: il Ministro del Welfare Elsa Fornero ha fatto sapere che si tratta di un refuso e il Dicastero «dà assicurazione che ne farà oggetto di una proposta emendativa da presentare durante l’iter parlamentare».
Altre rassicurazioni sulla riforma del lavoro arrivano anche per le PMI, per voce del presidente di RETE Imprese Italia, Marco Venturi: «il ministro Fornero mi ha dato assicurazioni su alcuni temi come quello dei contratti a tempo determinato per la stagionalità (ad esempio nel Turismo) rispetto all’apprendistato, al costo dell’Aspi, al lavoro intermittente e alla burocratizzazione. Sono punti che rischiavano di essere messi in discussione: spero che, a questo punto, questa parte resti stabile».
Senza considerare che «ci sono poi altri punti sulla flessibilità in entrata su cui ragionare: è la cosa che stiamo facendo insieme alle altre confederazioni di imprese».