Quinto Conto Energia e Rinnovabili: i decreti ufficiali e la protesta

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 16 Aprile 2012
Aggiornato 13 Ottobre 2013 09:47

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Quinto Conto Energia e Rinnovabili: le bozze ufficiali del Ministero dello Sviluppo Economico confermano i tagli e le imprese scendono in piazza.

Quinto Conto Energia e incentivi alle fonti rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico: online sul sito del MiSE i testi dei due decreti ministeriali, che confermano i tagli preannunciati e le date di entrata in vigore delle nuove tariffe.

I due decreti, che revisionano gli incentivi al settore del Fotovoltaico e Rinnovabili Elettriche sono passati al vaglio dell’Agenzia per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) e della Conferenza Stato Regioni per l’approvazione finale.

Scarica il Testo del Quinto Conto Energia

Scarica il Testo del decreto Rinnovabili Elettriche

Fotovoltaico

Se il disco verde definitivo dovesse arrivare sull’attuale testo, significherebbe che una volta raggiunta la quota di 6 miliardi di euro il Quinto Conto Energia diventerebbe il nuovo riferimento per il Fotovoltaico (in via teorica già da luglio 2012) con il tetto massimo annuo che scenderà a 500 mila euro.

Dunque per gli impianti in essere, e fino al raggiungimento dei fatidici 6 miliardi di euro di incentivi complessivi, continuerà a trovare applicazione il Quarto Conto Energia (d.m. 5 maggio 2011).

Se alla data del 1° luglio 2012 ancora non sarà stato raggiunto il limite dei 6 miliardi, il decreto entrerà in vigore dopo trenta giorni dalla pubblicazione della deliberazione del GSE, che calcolerà i tempi per il superamento della soglia.

Confermati i tagli agli incentivi per il fotovoltaico (riduzione tra il 32% ed il 36% per le tariffe incentivanti) e l’introduzione di un registro per le installazioni di potenza superiore ai 12 megaWatt.

Rinnovabili Elettriche

Per le altre fonti rinnovabili nel Decreto ad hoc del Ministero trova conferma anche la preannunciata introduzione del meccanismo di aste al ribasso riservate agli impianti di potenza superiore ai 5 megaWatt e il registro per le installazioni di potenza media, simile a quello per il fotovoltaico.

Protesta

Misure che proprio non vanno giù alle associazioni e alle imprese del settore, che sono già sul piede di guerra pronte a scendere in piazza per protestare il 18 aprile.

ANIE/GIFI e le altre associazioni di settore non accettano il drastico calo degli incentivi al Fotovoltaico, che in questi anni ha creato oltre 100mila nuovi posti di lavoro e che in Italia avrebbe davanti un futuro roseo se il Governo non propendesse per un bilanciamento degli incentivi verso le altre fonti Rinnovabili.

Il problema per le aziende non è tanto lo spostamento dei fonti da una fonte rinnovabile verso le altre quando il vedere compromessi tutti gli investimenti avviati sulla base di uno scenario di mercato che è bruscamente mutato: prima con il Quarto Conto Energia ed ora con il Quinti Conto Energia.

Inoltre, la denuncia delle aziende è che i tagli non riguardino solo il Solare Fotovoltaico ma anche tutte le altre fonti rinnovabili.  In particolare, la criticità è legata ai tetti semestrali  di spesa e al registro per ogni tipologia di impianto al di sopra di 12 kW.

 

 Fonte: GreenStyle.it