All’indomani della conferma ufficiale della vendita del 65% di Skype da parte di eBay ad un gruppo di investitori privati, ci si interroga sul futuro di Skype stesso, e sull’eventuale riassetto delle strategie commerciali e di servizio per il difusissimmo software di comunicazione sul Web, di tipo VoIP e non solo.
«Oggi Skype inizia un nuovo capitolo. Ci siamo divisi da eBay per diventare nuovamente una compagnia indipendente», ha dichiarato il CEO Josh Silverman.
In pratica, l’obiettivo della vendita sembra essenzialmente quello di fornire a Skype un paio d’ali tutte sue, per spiccare il volo e cogliere pienamente tutte le possibilità in campo, ossia per esprimere il proprio potenziale sfidando i grandi rivali dell’arena competitiva, Google compreso.
Come ricordavamo ieri, infatti, i risultati di Skype nell’ultimo anno sono stati più che positivi, con numeri in crescita ed una diversificazione dell’offerta volta ad ampliare lo spettro dell’utenza, oggi sempre più di tipo business.
I nuovi investitori sembrano sposare appieno questa visione: «Skype è l’archetipo del fenomeno Internet: una tecnologia rivoluzionaria combinata con l’enorme potere della rete per rivoluzionare una gigantesca industria», si legge nelle dichiarazioni di una dei principali investitori della cordata, Marc Andreessen.
Niente di nuovo sotto il sole, dunque. Almeno non nei piani espressi al momento. Di certo, l’opportunità di trovarsi in prima linea per la grande sfida della comunicazione – che si gioca oggi tra telefonia e IP – non potrà che portare vantaggi, in termini di servizi competitivi, agli utenti finali.