Finalmente è arrivato il numero degli esodati in Italia: le nuove stime del Governo confermano i vecchi numeri della manovra finanziaria Monti, ossia circa 65.000 lavoratori penalizzati dalla riforma delle pensioni per i quali è necessario trovare una soluzione.
La buona notizia è che se davvero il numero è così esiguo, il Governo dispone della copertura finanziaria adeguata «senza dover ricorrere a risorse aggiuntive» (come dichiarato dal ministro del Lavoro Elsa Fornero); la cattiva è che secondo la Cgil questi dati sono «sballati» e «il Governo scherza con il fuoco», parere condiviso dalle principali sigle sindacali.
Il leader della Cisl Raffaele Bonanni spiega che il numero degli esodati stimato «è credibile solo secondo i criteri usati dal Governo» ovvero solo se «si riconoscono i due anni stabiliti dal Milleproroghe», se invece si calcola su 48 mesi gli esodati che vengono lasciati per strada sono «decine di migliaia in più».
Ha spiegato la leader della Cgil Susanna Camusso: «i 65.000 sono una parte del problema, ma non ci sono risposte per coloro che hanno fatto accordi prima del 2011 ma lasciano il lavoro dopo e per quelli che hanno fatto accordi individuali.
Tra l’altro, la stessa INPS ne aveva calcolati almeno 130.000.
Il timore della Cgil è che non si voglia «ammettere di aver fatto una riforma delle pensioni sbagliata e superficiale».
Lo sciopero dei sindacati
Intanto, Ggil, Cisl e Uil sono scese in piazza a Roma dando vita alla programmata manifestazione per gli esodati e contro la riforma delle pensioni, all’insegna dello slogan “Basta promesse per chi è rimasto senza lavoro, reddito e pensione”.
Susanna Camusso ha motivato così la scelta di non rinunciare allo sciopero all’indomani delle dichiarazioni del Governo sul presunto numero degli esodati: «il governo fa finta di non sapere che il numero che ha dato riguarda solo una piccola parte del problema. La cifra di oltre 300.000 esodati non l’abbiamo inventata noi ma veniva da fonti ufficiali».
«Il messaggio che arriva alle persone che sono qui in piazza è che sono dei fantasmi».
Il Governo
Il Ministro Fornero si mostra sicura dei risultati forniti dai tecnici, cui è stato chiesto «un’analisi di dettaglio molto puntuale» e proprio per questo l’operazione ha richiesto «un tempo relativamente lungo che può aver alimentato preoccupazione»: il Governo ha dato una «risposta a una situazione di comprensibile ansia per migliaia di persone, fugando un ingiustificato allarmismo».
I numeri restano fondamentali per arrivare ad emanare un decreto ministeriale specifico per i lavoratori esodati, atteso nelle prossime settimane.
Per i lavoratori rientranti negli accordi collettivi firmati presso il ministero del Lavoro prima dell’1 gennaio 2012 e che quindi beneficiavano di ammortizzatori sociali di scivolo verso la pensione potrebbe arrivare l’esonero dalla riforma delle pensioni Fornero, con la possibilità di far riferimento alle norme previdenziali previgenti.