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Cloud Computing in azienda: decide il CFO

di Tullio Matteo Fanti

12 Aprile 2012 09:00

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Una ricerca promossa da Google mette in evidenza il crescente peso del Cloud Computing all'interno delle aziende italiane e il ruolo decisionale dei direttori finanziari (CFO) nel processo di adozione.

Sulla base di  una ricerca  commissionata da Google, pare che l’adozione del Cloud Computing è destinata ad assumere una importanza sempre crescente all’interno delle aziende e la figura del CFO (Chief Financial Officer) assumerà sempre maggiore spessore nel processo decisionale legato ai servizi IT.

«Fino a oggi, l’adozione delle tecnologie cloud nelle aziende è stata per la maggior parte dei casi guidata dalla funzione IT.
Ora, però, le cose stanno cambiando e sempre più spesso ci troviamo a discutere con CFO, COO e CEO ed è facile intuire come mai», commenta Luca Giuratrabocchetta, Country Manager di Google Enterprise Italia.

«I vantaggi del Cloud Computing vanno oltre l’ovvio risparmio sui costi del software e della manutenzione. Il ruolo strategico che può ricoprire all’interno dell’organizzazione in termini di volano per l’innovazione e il miglioramento della produttività sta rendendo il Cloud Computing un’opzione sempre più attraente per le aziende che vogliono rimanere competitive e agili».

La ricerca, condotta da Vanson Bourne, ha infatti evidenziato una crescente importanza dell’IT come leva di business in relazione alla diffusione del Cloud.

Per il 52% dei responsabili, infatti, il Cloud è in grado di legare meglio la funzione IT alla strategia aziendale, mentre per il 55% dei CFO aumenta la capacità di innovazione dei dipartimenti IT.

Cresce inoltre la popolarità del Cloud tra le imprese italiane: il 77% del campione ha dichiarato di aver già implementato servizi cloud o si prepara a farlo. Per la quasi totalità degli intervistati, la Nuvola è un passo importante per il successo aziendale nei prossimi 12-18 mesi.

L’87% ritiene il Cloud in grado di offrire benefici quali: riduzione dei costi di manutenzione legati all’IT (46%), diminuzione dei costi IT (38%) e di gestione (34%) e miglioramento nell’efficienza dei processi (29%).