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Quinto Conto Energia: pubblica consultazione

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 30 Marzo 2012
Aggiornato 13 Ottobre 2013 09:47

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Quinto Conto Energia: Ascomac chiede una consultazione pubblica sul testo, affinché le imprese del Fotovoltaico e delle Rinnovabili possano dare un contributo tecnico ed operativo.

Serve chiarezza sul Quinto Conto Energia – le bozze circolate con i tagli agli incentivi per il Fotovoltaico ivi  contenuti sono attendibili o no? – per consentire alle aziende del settore di valutrae il ROI degli investimenti già avviati e stabilire se pianificarne o meno di nuovi.

Il silenzio del Governo sui presunti nuovi tagli sta generando ancora una volta una drammatica incertezza, che si aggiunge allo scompiglio generato dai tagli alle agevolazioni per impianti da fonti rinnovabili operati dal Quarto Conto Energia.

Per la Federazione Nazionale Commercio Macchine (Ascomac) è ora di dire «stop a polemiche, gossip e commedie» sul testo del Quinto Conto Energia: ecco perché è stato chiesto al Governo di introdurre la regola della Pubblica Consultazione dei Documenti – a partire dal settore Energia – da pubblicare sul sito istituzionale per mettere fine a dibattiti e incertezza.

«Voci sempre più ricorrenti su bozze di documenti, pubblicate e smentite e poi ripubblicate da organi di stampa e/o sul web, non si sa da chi e per quali interessi, se non i propri, creano inutili dibattiti, polemiche e discussioni su una materia strategica per il Paese».

È ora di voltare pagina, continua il comunicato Ascomac «affinché l’Italia faccia realmente, e sul serio, passi avanti verso lo Sviluppo e la Competitività».

La richiesta della pubblica consultazione nasce dalla consapevolezza che «in un settore strategico quale l’Energia, tutti noi cittadini siamo chiamati a dare un contributo tecnico, giuridico, scientifico ed operativo, per la migliore soluzione dell’Italia e per l’Italia. Le regole  devono essere chiare per tutti a partire dalla conoscibilità e dalla conoscenza di Documenti su cui esprimere democraticamente il proprio parere».

E proprio per recuperare competitività in Europa per Ascomac «serve una nuova Strategia Energetica del Paese, traducendo le problematiche in cui versa oggi il sistema elettrico nazionale in una grande opportunità di sviluppo infrastrutturale passando dall’approccio in rete a quello a rete».

«L’Italia deve puntare sul connubio “Efficienza/Risparmio energetico e Fonti rinnovabili” quale importante occasione di sviluppo economico, sociale oltre che opportunità per un nuovo mercato sostenibile e per nuove professionalità» spiega il presidente di Ascomac Cogena Giorgio Bergamini.

Importante, secondo il Segretario generale Carlo Belvedere anche puntare sulla «riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare attraverso seri audit energetici, la attuazione di un meccanismo di certificazione energetica per tutti gli edifici, fino a raggiungere l’obiettivo di costruzioni/infrastrutture a impatto quasi zero».