Crediti alle Pmi grazie a intesa ABI-Tesoro, moratoria alle banche in debito verso le Pmi, sgravi sui crediti in sofferenza e sull’incremento del conto capitale delle imprese, detassazione degli utili reinvestiti in macchinari (Tremonti-ter): questi i temi chiave per le imprese del Dl anticrisi varato il primo agosto, e nelle stesse ore corredato da apposito DL correttivo con voto di fiducia del Senato al Governo.
Approvato fra numerose proteste, il nuovo decreto “corregge” la più nota manovra d’estate contenente normative a completamento del pacchetto anticrisi, confermando numerose misure già previste. Il tutto, senza tuttavia toccare il “grosso” del Dl anticrisi.
Nel maxi-emendamento si ritorna sulla questione della moratoria sui crediti delle banche dovuti alle Pmi prevedendo maggiore tempestività nei pagamenti (articolo 9): le pubbliche amministrazioni dovranno adottare entro il 31 dicembre 2009 misure organizzative atte a velocizzare tali processi.
Inoltre, viene introdotta una nuova intesa ABI-Ministero del Tesoro in favore delle Pmi in difficoltà(articolo 5, comma 3-quater): entro 4 mesi dall’entrata in vigore della legge, le piccole e medie imprese potranno godere di agevolazioni sui propri debiti bancari.
Nel Dl anticrisi così come varato, spiccano poi gli sgravi fiscali dei crediti in sofferenza (articolo 7), con un incremento della quota deducibile delle svalutazioni dallo 0,30% allo 0,50% ed una una maggiore deducibilità in relazione all’aumento del capitale sociale delle imprese fino a 500 mila euro (sgravi del 3%).
Per quanto riguarda la cosiddetta Tremonti-ter, viene confermato che le agevolazioni fiscali saranno applivcabili unicamente per l’acquisto di nuovi macchinari e apparecchiature.
Confermato poi, in via sperimentale 2009 e 2010, il premio di occupazione per le aziende che re-impiegano i propri lavoratori in cassa integrazione, in progetti di formazione o riqualificazione (articolo 1, commi da 1 a 4-bis).
Stesso discorso per il fondo annuale da 1,8 milioni di euro in favore del microcredito e microfinanza, a partire dal prossimo anno, per progetti di sviluppo economico (articolo 2, comma 4-bis).
Infine, resta confermato anche il sostegno alla internazionalizzazione delle imprese tramite il sistema “Export banca” (articolo 8), autorizzandone al coordinamento la Cassa Depositi e Prestiti.