Tra le industrie italiane più colpite dalla crisi merita un posto di primo piano quella del comparto Hi-Tech. L’inesorabile discesa, culminata nel primo trimestre 2009, sembra tuttavia registrare un inversione di rotta.
Rispetto al primo trimestre, nel quale il settore ha raggiunto i minimi storici in termini di fiducia delle imprese (59.5), l’indicatore è cresciuto di 8 punti raggiungendo il valore di 67.6.
Questo è quanto emerge dagli studi dell’osservatorio congiunturale per il primo semestre 2009, presentato da Confindustria Anie e da Intesa Sanpaolo, che evidenziano tra l’altro una maggiore fiducia delle imprese del centro e del mezzogiorno.
La motivazione risiede principalmente nel minore legame tra queste ultime e i mercati internazionali rispetto alle aziende localizzate nel nord, nord-ovest. Si nota infatti come l’instabilità dei mercati globali convinca le imprese di grandi dimensioni a mantenere una maggiore prudenza, a beneficio di quelle locali.
Per quanto riguarda la dimensione, la aziende che mostrano i segni di rinascita più diffusi sono quelle elettrotecniche ed elettroniche di media entità, con un recupero di oltre 12 punti (da 54.9 a 67.4) rispetto al trimestre precedente e superiore alla media settoriale.