Il ritorno della tassa sugli immobili, anche se prima abitazione, è ormai una realtà e si chiama IMU. A ridefinire la vecchia ICI è stata la manovra finanziaria del precedente Governo e ora, mentre si avvicina la scadenza per il pagamento delle prime rate dell’IMU, sorgono i primi dubbi su quali siano le disposizioni della vecchia ICI valide anche per l’imposta municipale unica.
Non è chiaro, ad esempio, se anche per l’IMU valgono le agevolazioni previste dalla legge 75 del 1993 per le residenze storiche. Così la Presidente dei Liberal Democratici, Daniela Melchiorre, ha presentato alla commissione Industria della Camera un emendamento che chiede di ripristinare gli sconti per gli immobili di interesse storico o artistico.
L’incertezza sul fatto che queste disposizioni siano o meno ancora vigenti, per la parlamentare, «pone diversi dubbi nell’applicazione del nuovo tributo tali da condizionare pesantemente le scelte per gli investimenti diretti di salvaguardia dei patrimoni immobiliari. Beni storici e artistici che rappresentano un patrimonio di tutti».
La conseguenza diretta, ravvisa Melchiorre, è «una paralisi delle iniziative private di salvaguardia, in attesa di chiarimenti e di nuove certezze. Dunque l’opposto di quel che si vorrebbe, da parte dello stesso Governo e della stessa maggioranza parlamentare di cui i Liberal Democratici fanno convintamente parte, con la contestuale manovra per potenziare la crescita economica».
L’emendamento si pone dunque come una «tutela di beni culturali immobiliari che, auspichiamo, troverà ascolto e sensibilità nel Governo» essendo la sua approvazione un atto di buon senso.