Il Decreto legge sulle Liberalizzazioni, oltre a tradursi in piccole e grandi novità per numerosi settori dell’industria e del commercio, porterà anche variazioni significative anche nel mondo bancario e in particolare per quanto concerne i mutui: gli emendamenti approvati in Senato al dl liberalizzazioni (ddl n. 3110 di conversione in legge del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività) , tra riscritture e piccole modifiche, sono stati 141 ed hanno contemplato anche riforme alle modalità di acquisizione, gestione ed estinzione delle ipoteche accese contestualmente ai mutui.
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In particolare il mutuo sarà portabile e rinegoziabile senza alcun addebito o lungaggine normativa.
Questo significa che imprese e famiglie potranno spostarsi verso l’istituto di credito più conveniente e rinegoziare la formula e l’entità del mutuo.
Grazie al decreto liberalizzazioni non sarà inoltre necessario aprire un conto corrente all’atto della sottoscrizione del mutuo e la banca, oltre a proporre al cliente almeno due polizze assicurative di due compagnie diverse, dovrà eventualmente accettarne una da lui procurata sul mercato.
L’ultima buona notizia dal decreto liberalizzazioni riguarda anche la fase conclusiva dei contratti di mutuo: nel momento di chiusura dell’ipoteca, per a precisione: in questo caso, infatti, non servirà l’intervento del notaio per chiudere l’ipoteca, ma sarà sufficiente pagare l’ultima rata.