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Moratoria debiti Pmi, ABI rinnova l’Accordo

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 28 Febbraio 2012
Aggiornato 19 Aprile 2013 14:52

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L'ABI firma una nuova moratoria per i mutui delle Pmi, che potranno ancora una volta beneficiare della sospensione delle rate, per tutte le linee di credito aperte: accordo aperto a tutte le Pmi, a fronte del protrarsi della crisi.

Moratoria dei debiti delle Pmi: al via il nuovo accordo tra i rappresentanti dell’ABI e le Associazioni d’impresa con il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e il Vice Ministro dell’Economia Vittorio Grilli, per garantire alle aziende il credito di cui hanno bisogno per uscire dalla crisi economica ancora in atto: l’incontro per la firma a Palazzo Altieri, sede dell’Associazione bancaria italiana sancisce per le piccole e medie imprese la data di apertura delle richieste di sospensione delle rate dei mutui, a fronte delle obiettive difficoltà economiche e di accesso al credito nelle quali versano.

La data di avvio del nuovo Accordo è martedì 28 febbraio e a seguire saranno resi noti gli istituti bancari che aderiranno all’Avviso Comune, che – lo ricordiamo – da quando preannunciato riguarderà tutte le linee di credito aperte dalle imprese, così da consentire a tutte le Pmi di beneficiare della sospensione delle rate di mutui e leasing: sia quelle che negli anni passati avevano già usufruito dell’agevolazione e della sua proroga, sia quelle che finora non avevano ancora avuto occasione di farlo perchè non erano rientrate nei tempi tecnici degli accordi precedenti.

L’Accordo che segue quelli già siglati dall’ABI e dalle Associazioni di categoria negli scorsi anni: la prima intesa per una moratoria dei debiti delle Pmi, lo ricordiamo, si era resa necessaria nel 2009, anno nero per la crisi economica e per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese.

Il protrarsi delle difficoltà economiche su scala globale hanno portato a continui rinnovi della moratoria sui mutui bancari e ad oggi circa 260mila imprese ne hanno beneficiato, recuperando bene 15 miliardi di euro di liquidità.

Senza considerare che gli imprenditori hanno potuto accedere al contempo alle numerose moratorie concesse anche sul fronte dei mutui alle famiglie, di cui hanno giovato 55mila nuclei per un totale di circa 7 mila euro all’anno di liquidità.