La consueta indagine di Unioncamere fotografa la critica situazione delle aziende italiane operanti nell’Industria, Commercio e Servizi. Il 2011 si è infatti chiuso nel segno della crisi economica, con poche prospettive per il 2012.
In particolare nel quarto trimestre 2011 ha segnato un segno negativo l’industria, che ha chiuso con un -1.8% in termini di produzione e -1.2% per il fatturato. Trend ancora più tragico per le imprese con meno di 49 dipendenti, che hanno registrato rispettivamente -2.8% e -2.0%.
In questo comparto la flessione maggiore nella produzione è stata per legno-arredo (-4.4%), tessile-abbigliamento (-3.6%) ed elettronica (-3.2%), mentre nel fatturato legno-arredo (-3.7%) ed elettriche ed elettroniche (-2.7%).
Di positivo, al contrario del fronte interno, c’è l’Export, che nel quarto trimestre 2011 si attesta al +2.5%, grazie alla meccanica (+5,6% l’incremento tendenziale), e all’alimentare (+3,9%).
Il Commercio ha invece registrato il -4,1% tendenziale, con una forte crisi per gli operatori sotto i 19 dipendenti con un calo delle vendite del 5,5%.
Meno grave la situazione dei Servizi extra-commerciali, con un calo tendenziale del 2,9%, trainato soprattutto dalla flessione di servizi alberghieri e turistici, mense e i servizi bar.
L’indagine Unioncamere dipinge inoltre un quadro non positivo per il primo trimestre 2012, con saldi per le aziende con meno di 50 addetti pari al -20% e, per quelle artigiane, con il saldo sul fatturato che raggiunge il -25,1% punti percentuali.