Conciliare lavoro e famiglia non è un’impresa impossibile: partendo da questo principio, Inaz presenta un progetto innovativo e volto a migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti che si assentano per il congedo di maternità e paternità, valorizzandoli ed evitando che siano tagliati fuori dal contesto aziendale, anche al fine di favorire la crescita dell’impresa.
Progetto Famiglia-Lavoro
Per spezzare una lancia a favore del lavoro femminile, ma anche per rendere più semplice il rientro al lavoro dopo la nascita di un figlio, senza che il congedo parentale determini una perdita di punti nella carriera professionale, Inaz – azienda con sede a Milano specializzata nella gestione delle risorse umane – ha ideato un pacchetto di azioni concrete volte a favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia.
Nell’ottica della presidente e AD Linda Gilli, dai vertici aziendali deve partire una forma di tutela verso il lavoratore, anche attraverso la protezione delle sue competenze nel corso del congedo parentale.
«Usiamo gli strumenti della flessibilità e della formazione per gestire al meglio le situazioni individuali e mantenere la professionalità di chi si assenta per il congedo parentale. Incentiviamo il rientro dopo tre mesi, su base volontaria, seguendo sempre il dipendente durante l’assenza e applicando dove possibile il part-time e il telelavoro».
Premio Imprese Responsabili
Inaz ha già ottenuto un valido riconoscimento della sua politica a favore del lavoro femminile, e della tutela della genitorialità in azienda, conseguendo un premio nell’ambito dell’iniziativa “Imprese Responsabili” promossa dalle Camere di Commercio lombarde.