Pubblicati dall’INPS gli importi massimi degli ammortizzatori sociali quali trattamenti di integrazione salariale, mobilità e disoccupazione e il limite minimo di retribuzione giornaliera imponibile ai fini del versamento della contribuzione previdenziale.
Retribuzione minima imponibile
In particolare il limite minimo di retribuzione che deve essere rispettato per legge per il calcolo della contribuzione previdenziale ed assistenziale per la generalità dei lavoratori sale a 1.188,20 euro mensili.
A comunicare il nuovo valore, che aumenta del +2,7%, passando da 1.154,66 a 1.188,20 euro in conseguenza alla revisione Istat, è la circolare INPS n. 21/2012.
Ricordiamo che la legge n. 389/1989 dispone che il minimale giornaliero da assoggettare a contributi – fissato per il 2012 a 45,70 euro – non possa essere inferiore al 9,5% del trattamento minimo di pensione del fondo lavoratori dipendenti (481 euro).
Ammortizzatori sociali, importi massimi
La circolare n. 20/2012 riporta invece gli importi massimi per gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione, mobilità e disoccupazione) in vigore dal 1° gennaio 2012.
Per le per retribuzioni inferiori o uguali a 2.014,77 euro è stato fissato l’importo di 931,28 euro lordi (ovvero compreso il contributo obbligatorio del 5,84%, ma senza le normali trattenute fiscali); per retribuzioni superiori a 2.014,77 euro di 1.119,32 euro.
Per la Cassa integrazione del settore edile è stato stabilito l’incremento del 20% su tali importi, che quindi diventano rispettivamente di 1.117,54 euro e di 1.343,18 euro.
Ricordiamo infine che la Legge 183/2011, art. 33, comma 21 ha stabilito una riduzione degli importi pari al 10% per la prima proroga, del 30% per la seconda e del 40% per le successive.