Semplificazioni fiscali, norme contro l’evasione fiscale, ma anche di correttivi al federalismo municipale con ritocchi alla tanto contestata IMU: queste le nuove misure allo studio del Governo per la definizione della riforma fiscale che sarà contenuta in un decreto, in attesa che il decreto semplificazione approdi in Gazzetta Ufficiale.
Non solo riduzione degli adempimenti tributari, quindi, nella riforma fiscale.
Ma è ancora da verificare l’entità delle manovre allo studio: da una parte c’è chi ipotizza mini interventi solo per quanto riguarda l’esenzione degli immobili dei Comuni o dell’edilizia popolare, dall’altra chi prevede interventi di maggiore entità che vadano a rivedere le aliquote e, almeno parzialmente, il patto di stabilità.
Il federalismo municipale, così come è stato pensato, non va bene. Anche il sottosegretario all’Economia, Vieri Ceriani, ha definito urgente la necessità di intervenire sulla riforma federale.
I punti nevralgici sono ancora una volta il fisco dei Comuni e il ritorno dell’ICI sulla prima casa, ovvero la comparsa della nuova imposta municipale sugli immobili (IMU).
Una delle proposte sulla nuova imposta che sostituisce la vecchia ICI prevede la liquidazione dell’acconto IMU a giugno con aliquote di base pari al 4 per mille sulla prima casa e al 7,6 sugli altri immobili e detrazioni per l’abitazione principale previste dalla legge.
Con tutta probabilità il Governo procederà con la definizione di un decreto di semplificazioni fiscali, ma le strade aperte sembrano essere due: un Decreto legge (che necessita dell’approvazione del Parlamento entro 60 giorni dalla sua emanazione) oppure uno o più Decreti legislativi (in cui il Governo riceve dal Parlamento la delega per emanare normative aventi forza di legge nel momento dell’emanazione).
Nell’ipotesi del decreto legge potrebbe trovare spazio la revisione parziale dei vincoli del patto di stabilità su alcune spese per aumentare la manovrabilità sulle aliquote.
Con il decreto fiscale, infine, potrebbero arrivare semplificazioni per gli adempimenti per la liquidazione dell’IVA di gruppo, ma anche sullo spesometro e sulle altre comunicazioni obbligatorie per le imprese, con lo scopo di combattere l’evasione fiscale.