Evasione fiscale: non solo Redditometro e Spesometro

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 6 Febbraio 2012
Aggiornato 21 Febbraio 2012 09:07

Il piano anti-evasione fiscale presentato al Governo dall’Idv: oltre ai controlli incrociati di Redditometro e Spesometro, anche sanzioni penali più severe.

Dopo aver implementato Redditometro e Spesometro, si affacciano nuove ipotesi per la messa a punto di un nuovi strumenti contro l’evasione fiscale : l’Idv, a tal proposito, ha sottoposto all’attenzione del governo Monti un nuovo piano anti-evasione, capace di recuperare denaro “sfuggito” alle casse del Fisco.

L’obiettivo è superare le debolezze dell’attuale sistema dei controlli – secondo il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro – in quanto «finora si è basato, e si basa, sulla ricerca di quanto reddito effettivo il contribuente produce annualmente.

Un meccanismo inefficace che, oltre al redditometro e spesometro, può essere migliorato dai controlli incrociati su i dati, aggregati per “poter dare indicazioni ben precise senza chiedere nulla all’interessato».

In altre parole una ulteriore analisi sui dati, da aggiungere allo Spesometro 2012, secondo cui i lavoratori autonomi devono comunicare i dati relativi alle operazioni rilevanti ai fini IVA, e il Redditometro 2012, che permette di effettuare verifiche incrociate tra le spese dei contribuenti, quindi il loro tenore di vita, e il reddito dichiarato dagli stessi.

A questo devono essere aggiunte sanzioni più severe e la certezza per i cittadini che «ogni euro recuperato dovrà convertirsi in un euro in meno di tasse per il contribuente», ovvero una sorta di patto d’onore con lo Stato.

Le sanzioni più severe dovrebbero comprendere anche le sanzioni penali che disciplinano il fenomeno dell’evasione fiscale, rafforzando la la lotta alla criminalità organizzata e re-introducendo il reato di falso in bilancio.