Si chiama European Stability Mechanism, in breve Esm, il nuovo fondo salva-Stati permanente dell’UE, che andrà a sostituire l’omologo temporaneo, ovvero l’Efsf (European Financial Stability Fund).
Lo scopo è lo stesso: mettere in campo strumenti di stabilizzazione finanziaria per sostenere e aiutare i Paesi in seria difficoltà economica e contrastare la crisi del debito europea.
Ad ufficializzare il Trattato siglato tra i rappresentanti dell’Unione Europea e degli Stati dell’Eurozona è stato il presidente dell’UE, Herman Van Rompuy, sottolineando come questo « contribuirà a ripristinare la fiducia e ad assicurare la solidarietà e la stabilità finanziaria nell’Eurozona».
Il fondo Esm dovrebbe entrare in vigore da luglio 2012, ovvero un anno prima rispetto alle previsioni iniziali, avrà sede in Lussemburgo e disporrà di un plafond iniziale di 500 miliardi di euro messi a disposizione dai 17 Stati della zona Euro.
In ogni caso, a marzo si terrà un nuovo vertice tra i capi di Stato e di Governo dei Paesi Membri durante il quale l’adeguatezza delle risorse di Efsf e Esm, che verranno attentamente valutate.
Il Patto di bilancio stabilisce inoltre che il fondo salva-Stati sarà condizionato, a partire da marzo 2013, alla ratifica del “Fiscal compact” da parte dello Stato membro della zona euro che chiede di farne uso.
Per Van Rompuy «i due nuovi trattati sono entrambi elementi della strategia per superare la crisi del debito pubblico nell’Eurozona».