Decreto semplificazioni 2012: le misure fiscali e burocratiche

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 26 Gennaio 2012
Aggiornato 29 Marzo 2012 17:18

In Consiglio dei Ministri il decreto sulle semplificazioni burocratiche per le imprese, che potrebbe ridimensionare anche le misure sui temi fiscali.

Il governo Monti ha pronto il decreto semplificazioni per il Consiglio dei Ministri del 27 gennaio. L’obiettivo è quello di semplificare le procedure burocratiche a carico delle imprese, per agevolare le attività delle aziende che operano su territorio nazionale ma intervenendo anche sui temi dell’efficienza energetica, dell’Edilizia e degli appalti. E per questo verranno cancellate oltre 300 “leggi inutili“.

Tra le misure previste per il decreto semplificazioni sono numerose le novità volte a semplificare la vita alle  imprese, anche in modo specifico per le Pmi. Presente anche un’indicazione secondo cui entro due mesi dovranno essere rivisti i tempi dell’Agenda digitale (Art. 49).

 

Semplificazioni burocratiche

Ogni anno verrà effettuata una valutazione, insieme a organizzazioni degli imprenditori e dei consumatori, degli oneri burocratici introdotti e di quelli eliminati da ciascuna amministrazione statale: in caso di valutazione negativa scatta una delega automatica al Governo, obiettivo: prevenzione.

Semplificazioni amministrative

Al via la sperimentazione di un anno per testare semplificazioni amministrative per gli impianti produttivi e le iniziative ed attività delle imprese sul territorio (articolo 12 della bozza di decreto).

In più le comunicazioni e le trasmissioni tra le PA di atti e di documenti dovranno avvenire esclusivamente in modalità telematica.

Appalti

Per quanto riguarda gli appalti verrà istituita la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, attraverso la quale l’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici e le amministrazioni pubbliche potranno effettuare i controlli sul possesso dei requisiti da parte delle imprese, senza richiedere la documentazione alle aziende interessate. Documentazione che oggi viene presentata in media 27 volte presso le varie stazioni appaltanti.

Per gli appalti di opere o di servizi, tra l’altro, il committente imprenditore o datore di lavoro è «obbligato in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell’appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, comprese le quote di trattamento di fine rapporto, e i contributi previdenziali dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto, restando escluso qualsiasi obbligo per le sanzioni civili di cui risponde solo il responsabile dell’inadempimento».

Pmi

Una nuova norma mirata semplifica le procedure in materia di autorizzazione unica ambientale per le piccole e medie imprese per quanto riguarda gli impianti termici. Tale autorizzazione sostituirà “ogni atto di comunicazione, notifica e autorizzazione previsto dalla legislazione vigente in materia ambientale” (Art. 18).

Lavoratrici

Semplificata la procedura burocratica per concedere alle lavoratrici l’astensione anticipata dal lavoro in caso di gravidanze più complesse.

Liberalizzazione orari

Stop all’obbligo di chiusura domenicale per le imprese che panificano e al divieto di circolazione per gli autotrasportatori giorni precedenti o successivi ai giorni festivi.

Semplificazioni fiscali

Da capire se la legge sulle semplificazioni possa in qualche modo incidere o rimandare i temi di semplificazione della normativa fiscale, per la quale potrebbe essere dedicato un provvedimento ad hoc.

Ad affermarlo è lo stesso direttore dell’agenzia dell’Entrate Attilio Befera, che richiede inoltre la disponibilità a semplificare fortemente le dichiarazioni fiscali, raggiungendo anche «una dichiarazione dei redditi di due paginette».

Sempre secondo Befera, l’opera di semplificazione normativa in atto è funzionale alla lotta all’evasione fiscale, che deve essere accompagnata da una ricerca di consenso dell’opinione pubblica.

Opinione pubblica che oggi è messa a dura prova dalla rigidità dei controlli, e che quindi deve essere convinta a suon di risorse recuperate, riferendosi ai 120 miliardi di euro che ogni anno vanno in fumo a causa dell’evasione fiscale.

«Le entrate da lotta all’evasione sono significativamente più alte degli anni scorsi. Il tax gap comincia a dare segnali di riduzione e forse sta cambiando finalmente l’opinione pubblica sull’evasione».

Previste anche semplificazioni per le assunzioni di lavoratori stagionali e prorogato a tutto il 2013 il credito d’imposta (“bonus assunzioni“) per ogni lavoratore assunto nel Mezzogiorno a tempo indeterminato.

Sul fronte della razionalizzazione dei controlli sulle imprese, la PA avrà l’obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale e sul portale impresainungiorno.gov.it la lista dei controlli a cui saranno sottoposte le aziende.