Nonostante in Italia sia anche forte il gap di opportunità economiche e di business fra generi, le donne in carriera sono in continua crescita, seguendo un trend globale, che vede le donne sempre più volitive ma impegnate a scalare difficoltà e barriere culturali.
Conciliare esigenze professionali e familiari resta una criticità, anche se a livello locale qualcosa comincia a muoversi.
Tra le regioni più sensibili e consapevoli del danno economico su lungo periodo di politiche del lavoro discriminatorie, spicca il Friuli Venezia Giulia: la direzioni regionali “Lavoro e Formazione” – con il supporto dela consigliera regionale di parità e a della rete di quelle provinciali – ha lanciato l’iniziativa Lavorare in un’impresa Family friendly.
Il progetto promuove il giusto compromesso tra le applicazione delle norme in materia come obiettivo aziendale, e avrà inizio il prossimo lunedì grazie alla partecipazione di numerose aziende partner.
L’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, che ha presentato a Trieste gli appuntamenti previsti, pone tra le necessità più pressanti quella di valorizzare e diffondere la conoscenza sulle opportunità dell’art.9 della legge 53 del 2000, che riguarda i finanziamenti ai progetti di conciliazione.
Nel medio termine, inoltre, l’iniziativa mira a sensibilizzare le aziende e prepararle al prossimo bando nazionale con scadenza a ottobre, che finanzierà le imprese più impegnate a supportare l’universo femminile.