Nel mettere a punto misure contenute nel decreto sulle liberalizzazioni il Governo Monti ha riservato grande attenzione all’imprenditoria giovanile, introducendo interessanti norme volte a semplificare la burocrazia e ad agevolare la nascita nuove imprese, azzerando i costi di avvio.
S.r.l. semplificata e imprenditoria giovanile
Un decreto sulle liberalizzazioni orientato alla crescita economica dell’Italia, non a caso ribattezzato “Cresci-Italia”, e che dà il via ad una nuova forma societaria, o meglio di S.r.l.: la società a responsabilità limitata semplificata, a patto però che ad aprirle siano titolari con massimo 35 anni di età.
Un’azione concreta, dunque, non solo per agevolare l’imprenditoria giovanile ma anche l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Secondo le norme che regolamentano questo nuovo tipo di società a responsabilità limitata, i soci che oltrepassano la soglia dei 35 anni vengono esclusi di diritto lasciando il posto a rotazione a nuovi giovani soci, pena l’obbligo di scioglimento della società o la sua trasformazione della stessa in altra società di capitali (non è consentita il passaggio alla società di persone) secondo le norme del codice civile.
Agevolazioni per S.r.l. semplificate
Ai giovani imprenditori che aprono una nuova S.r.l. semplificata è riservato un regime agevolato che prevede:
- vincolo di un ammontare minimo di capitale sociale fissato ad un euro (contro i 10 mila necessari per la costituzione di una S.r.l. ordinaria);
- la semplice comunicazione unica dell’atto costitutivo al registro delle imprese (quindi senza la redazione dell’atto pubblico alla presenza di un notaio), esente da diritti di bollo e di segreteria.
Tutte le altre normative che regolamentano le società a responsabilità limitata sono valide anche per le S.r.l. semplificate riservate ai giovani under 35.