Il decreto Salva Italia (confluito nella manovra finanziaria Monti) introduce nuove importanti novità in merito alla lotta all’evasione fiscale, soprattutto in relazione ad alcune agevolazioni fiscali e semplificazioni per le imprese più virtuose.
In particolare, secondo le prescrizioni dell’art. 10, commi 1-8, le imprese che dal 1 gennaio 2013 dimostrano la trasparenza e la veridicità dei loro conti, anticipando i controlli dell’amministrazione finanziaria, potranno beneficiare di agevolazioni fiscali esercitando l’opzione nel modello UNICO 2012.
Beneficiari
Tra le imprese che possono aspirare alle agevolazioni previste per la lotta all’evasione fiscale si individuano i lavoratori autonomi, le imprese individuali e le società di persone. Chiaramente il regime è di carattere opzionale e può essere scelto liberamente nella dichiarazione dei redditi Unico 2012 e si applicherà dal 1 gennaio 2013.
Agevolazioni fiscali
Numerose le agevolazioni previste per premiare le aziende, tra cui la semplificazione degli adempimenti amministrativi come l’obbligo di emissione scontrino/ricevuta fiscale e l’anticipazione della compensazione o rimborso del credito IVA.
A questo si aggiungono la predisposizione automatica da parte dell’Agenzia delle Entrate di alcuni documenti come le liquidazioni periodiche IVA o il 770 semplificato, oppure i versamenti delle ritenute insieme all’esclusione dagli accertamenti analitico-induttivi, ovvero basati su presunzioni semplici.
Infine è prevista l’abolizione del visto di conformità per le compensazioni IVA oltre i 15.000 euro e la riduzione a tre anni per gli accertamenti da parte del Fisco, anziché quattro.
Infine, per le aziende con contabilità semplificata, si aggiungono la determinazione del reddito con principio di cassa, la predisposizione della dichiarazione dei redditi direttamente dall’Agenzia e l’esonero da scritture contabili, versamenti periodici e acconto IVA.
Decadenza dal regime
Le aziende potrebbero tuttavia perdere queste agevolazioni fiscali nel caso di non rispetto di alcuni vincoli, come il mancato o ritardato invio dei dati richiesti (oltre 90 giorni).
Inoltre non deve venire meno il rispetto del limite di 1000 euro nell’uso del contante con una sanzione pecuniaria da 1.500 a 4.000 euro.
Le predette agevolazioni fiscali sono infine applicabili solo nel caso in cui vengano rispettate le condizioni di invio telematico di tutte le fatture attive e passive e di altri acquisti e cessioni non fatturati e dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate e l’apertura di un conto corrente dedicato esclusivamente all’attività svolta.