Con l’entrata in vigore della riforma del regime dei minimi nel 2012 si sono moltiplicati i dubbi degli imprenditori che sono entrati a far parte della folta schiera degli ex-minimi, nonché tra i meno numerosi e più fortunati nuovi minimi, che potranno godere delle agevolazioni introdotte dall’articolo 27 del Dl 98/11: tra i principali quesiti, quelli legati alle regole per stabilire se la nuova attività costituisca o meno una “mera prosecuzione” della precedente, soprattutto per le attività svolte in qualità di lavoratore dipendente per la stessa azienda.
Tra i requisiti per rientrare nel Regime dei Minimi esiste infatti il vincolo che la nuova attività del contribuente non costituisca mera prosecuzione di quella precedentemente svolta.
Cosa è la “mera prosecuzione”
Una vecchia circolare (n. 8 del 26 gennaio 2001) chiarisce che per mera prosecuzione si intende l’attività di impresa o professionale che utilizza gli stessi beni strumentali dell’ex datore di lavoro, negli stessi luoghi e verso gli stessi clienti. Ma vediamo di chiarire caso per caso.
La prestazione occasionale non esclude dai minimi
Un dubbio frequente tra i titolari di partita IVA consiste nel sapere se l’aver effettuato una prestazione occasionale nella medesima azienda divenuta cliente in seguito all’apertura della partita IVA possa o meno precludere l’accesso al nuovo regime dei minimi.
La risposta è che la prestazione occasionale non costituisce prosecuzione dell’attività svolta in precedenza e che le attività in regime ordinario/semplificato nel periodo 2008/2011 non costituiscono un ostacolo all’accesso al regime dei minimi.
Rapporti di lavoro interrotti
Stesso discorso per i rapporti di lavoro interrotti e poi ripresi a distanza di un rilevante intervallo di tempo tra gli stessi soggetti.
Non c’è mera prosecuzione neanche se il rapporto di lavoro dipendente si è interrotto per cause indipendenti dalla propria volontà, se dimostrabili. Pertanto, in caso di licenziamento, si può accedere al nuovo regime dei minimi.
Coesistenza di lavoro autonomo e dipendente
Può usufruire delle agevolazioni concesse ai contribuenti minimi anche il lavoratore autonomo che inizia un’attività del tutto simile a quella eseguita come lavoratore dipendente, a patto però che il contratto di lavoro risulti ancora in essere. La coesistenza del lavoro autonomo con quello dipendente elimina l’ipotesi di mera prosecuzione.