La formazione a distanza, attraverso l’e-Learing, si sta diffondendo anche nel nostro Paese, nonostante siano ancora limitate le risorse a disposizione.
È questo il quadro che emerge dall’Osservatorio e-Learning 2006 realizzato da AiTech-Assinform e CNIPA (il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione) e presentato oggi nel corso di un convegno presso la sede dell’INAIL a Roma.
«Le previsioni di sviluppo sono molto incoraggianti e segnalano negli utenti l’impressione che ci siano i presupposti per un effettivo decollo dei corsi in modalità e-Learning», così si afferma nel rapporto 2006. Non soltanto le imprese, ma anche la Pubblica Amministrazione, le scuole e le università si stanno affacciando a questo nuovo metodo didattico.
In particolare, dall’Osservatorio è emerso che nel 2006 la spesa per l’attività di e-Learning è stata pari a 479 milioni di euro, con un incremento del 16,2% rispetto al 2005 (anno in cui la spesa aveva raggiunto quota 411,9 milioni di euro). Le imprese sono quelle che hanno investito di più (373,6 milioni di euro) e a beneficiare di questo investimento sono stati più i quadri che i dirigenti.
Per quanto riguarda la classifica delle aree di applicazione dei corsi, al primo posto si colloca il settore informatico-telematico (con il 30,77%), seguito da quello giuridico-normativo (15,38%) e dal settore linguistico (14,10%). Inoltre, l’82% degli utenti che hanno fruito dei corsi di e-Learning hanno dichiarato di aver partecipato ad una «esperienza soddisfacente». In generale, il numero di dipendenti che sono stati coinvolti da corsi di formazione di questo tipo sono passati da 20 mila nel 2005 a più di 30 mila nel 2006.