Crowdfunding: le piccole idee di Boomstarter

di Alessia Valentini

Pubblicato 29 Dicembre 2011
Aggiornato 31 Maggio 2013 08:09

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Operativa sul mercato Boomstarter, nuova piattaforma di Crowdfunding per il finanziamento di progetti start-up.

I nuovi spazi web nati in Italia e dedicati al Crowdfunding ne confermano l’elevato potenziale: Kapipal, Eppela propongono progetti in cerca di finanziamento, con un sistema semplice e trasparente che ha permesso fino ad oggi la nascita e lo sviluppo di alcune eccellenti idee, e da pochi giorni è online anche un altro sito dedicato, Boomstarter.

PMI.it ne ha incontrato uno dei soci fondatori, Stefano Ferrari Ruffino, per approfondire il meccanismo di questo nuovo canale di finanziamento e chiarendo tutti quegli aspetti che potrebbero costituire un freno alla partecipazione.

Nonostante il periodo di crisi economica, infatti, il Crowdfunding può costituire un’opportunità perché obbliga a sperimentare, a cercare nuove strade, a proporre idee per migliorare lo stato attuale delle cose. Addirittura può costituire un concreto aiuto allo sviluppo dell’economia delle imprese.

La piattaforma

I soci fondatori di BoomStarter sono quattro giovani appassionati del Web, accomunati dal desiderio di creare una grande community in grado di dare forza e spazio a chi ha idee e capacità.
Non si sentono il vero “motore della macchina” ma coloro che lo hanno acceso: i veri protagonisti sono gli utenti che contribuiscono con idee, suggerimenti e, ovviamente finanziamenti.

Il punto di forza di BoomStarter sono garanzie, controlli e verifiche: la piattaforma garantisce a finanziatori e sottoscrittori che le iniziative proposte e finanziate prendano vita in modo effettivo, seguendo i progetti per tutto il loro ciclo di vita: prima, durante e dopo la raccolta fondi. Il sito non vuole essere solo un mezzo per raccogliere fondi, infatti, ma anche una vetrina di progetti realizzati grazie all’aiuto di tutti.

Il fattore trasparenza è e resta dunque l’elemento cruciale, a cui i quattro soci hanno prestato grande attenzione e riservato molteplici strumenti. Sul blog di Boomstarter e sulla omonima pagina Facebook trovano spazio gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento di ogni progetto finanziato attraverso la piattaforma; vengono mostrati i preventivi e pubblicate le schede dei progetti realizzati.

Gli Starters coinvolti potranno rendersi maggiormente credibili fornendo dati concreti sul loro progetto, e in caso di riutilizzo della piattaforma per altre raccolte fondi aumenteranno la loro possibilità di ricevere sovvenzioni, con lo stesso principio con cui feedback di eBay garantiscono l’affidabilità fra le parti.

Per quanto riguarda invece i finanziatori, vale innanzitutto il criterio della fiducia verso chi propone un progetto; in un momento successivo la quantità e qualità degli aggiornamenti fornirà il definitivo strumento di verifica.

I progetti finanziabili

Non esiste un budget o un progetto che più di altri si presta per essere sottoposto ad un sito di Crowdfunding e cita come esempio il progetto Diaspora pubblicato su Kickstarter, che, con una richiesta di 10.000 Euro, è riuscito a raccogliere più di 200.000 Euro di donazioni.
Inizialmente potrebbe essere difficile per Boomstarter attirare un tale numero di investitori, perché il sito stesso deve crescere come pubblico, contatti e traffico, tuttavia commenta, “tutto è relativo” e noi aggiungiamo che trattandosi di Web, la viralità e velocità di diffusione costituiscono elementi da non sottovalutare né in positivo né in negativo.

Per gli utenti è bene sapere che il tempo massimo di raccolta fondi è di 120 giorni, mentre non c’è un limite al budget richiesto.

L’elemento di maggior attenzione riguarda una circostanziata e accurata descrizione del progetto, coadiuvata dal una buona promozione: la condivisione via social network, mail e passaparola è cruciale affinchè si concretizzi una fattiva raccolta fondi.

Non esiste una tipologia di progetti che meglio si adatta al pubblico finanziamento: Boomstarter è una piattaforma generalista il cui modello si adatta ad ogni idea che vuole trovare applicazione pratica.

Chiaramente, l’unico filtro sarà costituito dallo staff interno che valuterà ogni progetto proposto prima della sua pubblicazione a beneficio della credibilità e della serietà. Sicuramente in futuro saranno presenti categorie che consentiranno di facilitare le ricerche e manterranno un certo ordine nell’interesse degli utenti del sito.

Rispetto alle altre piattaforme già esistenti in Italia non c’è una competizione così agguerrita. Il primo passo è affiancarsi a realtà già presenti: Kapipal è forse il padre del Crowdfunding in Italia, anche se costruito,fin da subito, per un pubblico internazionale, mentre Eppela è una bella realtà nata da poco, che sta contribuendo a divulgare questa concezione di “finanziamento dal basso” nel nostro Paese.

Il primo passo di Boomstarter sarà il contributo alla diffusione del Crowdfunding in Italia, anche se con alcune differenze: ad esempio, non ci si limiterà al finanziamento delle idee e dei progetti ma si cercherà di allargare questa possibilità in altri contesti, pur tenendo presenti i principi guida di condivisione e meritocrazia.
BoomStarter mira a diventare un contenitore di sogni realizzati…