I dati dell’Osservatorio dei profili professionali nell’IT presentati da Assintel mostrano l’impatto nel 2011 della crisi economica sul mercato IT: meno posti fissi, più partite IVA, retribuzioni al di sotto del tasso d’inflazione e tariffe professionali al minimo.
Le 129.000 le imprese ICT a saldo del primo semestre dell’anno danno lavoro a oltre 600mila persone ma l’occupazione ha sempre saldo negativo (-0,2%) e il 71% delle imprese è a crescita zero. Aumenta di un 3% il “popolo delle partite IVA”, a quota 153.800 (sono il 25%). Le retribuzioni crescono meno dell’inflazione con un divario vicino al 2%.
Le tariffe professionali hanno segnato nel 2011 un ribasso del -2,6% dopo il -1,7% del 2010 e il -8,9% del 2009. Soffrono in particolare le tariffe legate allo Sviluppi Applicativi (-3,9%), seguite da Aree di Implementazione, System Integration (-1,8%) e Consulenza (-1,1%).
I valori medi rilevati a fine novembre: Programmatore 236 euro/giorno (era 296 nel 2006); Analista programmatore 355 euro/giorno (era 404 nel 2006); Analista senior 552 euro/giorno (era 630 nel 2006); Capo progetto 535 euro/giorno (era 776 nel 2006).
Il mercato delle PA mostra valori ancora meno incoraggianti, con un –4,2% per quanto riguarda le tariffe minime, toccando punte di 150 euro/giorno per i progetti di System Integration su realtà di grandi dimensioni.
La situazione di stallo dell’economia si riflette nelle retribuzioni dell’ICT, con una retribuzione annua lorda di 26.963 euro (+1% rispetto al 2010 contro un tasso di crescita dell’inflazione del +2,8%). Male anche gli stipendi medi delle aziende non IT, inferiori dal 5 all’8% rispetto all’anno precedente.,
«Servono misure per incentivare lo sviluppo dei talenti: è assolutamente urgente introdurre lo strumento del voucher formativo per la piccola impresa, oltre che forme flessibili di valorizzazione delle competenze e dei meriti», spiega Giorgio Rapari, Presidente di Assintel. «il mercato così non può andare avanti. […] Stiamo lavorando con Assinter Italia, l’Associazione delle Società in-house della PA, con la quale abbiamo avviato una collaborazione per una regolazione più sana del mercato, e nell’ambito della filera dell’ICT, per dare pari dignità di parntership a tutte le imprese costituenti l’ecosistema».