A partire dal 1° gennaio 2012, l’estratto conto bancario sarà inviato in doppia copia al titolare del conto e al Fisco.
Questo è, in buona sostanza, l’effetto della manovra finanziaria del Governo Monti (Dl 201/2011 articolo 11, secondo comma) che ha l’obiettivo di facilitare l’emersione della base imponibile.
Sulla base delle informazioni ricevute il Fisco potrà selezionare i contribuenti individuando le disparità tra i redditi e i volumi d’affari dichiarati e le disponibilità finanziarie in modo semplice ed efficace.
In altre parole anziché realizzare un’indagine finanziaria partendo da un contribuente e procedendo poi all’analisi delle relative movimentazioni economiche, ora è la banca o l’intermediario ad indicare i possibili contribuenti sui quali effettuare le verifiche.
In ogni caso o caso, sarà necessario un provvedimento del direttore dell’Agenzia, che una volta sentite le associazioni di categoria degli operatori finanziari, dovrà definire le regole e le modalità di comunicazione.
Da definire con cura anche gli automatismi informativi, che dovranno rendere questa misura efficace, evidenziando realmente i contribuenti per i quali è più utile la verifica fiscale.
Viene quindi completamente meno il concetto di segreto bancario, già ridimensionato nel 2003, ma che fino ad oggi aveva impedito di rendere noti i singoli movimenti finanziari dei singoli contribuenti.