Nasce con la manovra finanziaria il Super Inps. Il decreto approvato la scorsa settimana in CdM prevede infatti la soppressione di Enpals ed Inpdap, che verranno assorbiti dall’Inps.
In particolare è stato disposto che, a partire dall’entrata in vigore del decreto legge n.201/2001 (la manovra finanziaria Monti) ovvero il 6 dicembre 2011, i due Istituti previdenziali chiudessero i battenti per confluire nell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, sia dal punto di vista delle funzioni che dei rapporti attivi e passivi che dei dipendenti. Le modalità di attuazione della misura sono contenute nell’articolo 21, commi da 1 a 9.
Obiettivo: tagliare i costi
Così come per i capitoli legati a Province, autorità di garanzia e consigli degli enti locali, lo scopo è sempre lo stesso: tagliare i costi e raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2014. Secondo la relazione tecnica diffusa, il tutto dovrebbe far risparmiare allo Stato circa 20 milioni di euro già dal prossimo anno, mentre dal 2013 si dovrebbe salire a 50 milioni di euro nel 2013 e dal 2014 a 100 milioni di euro.
Il ruolo del Super Inps
Accorpare Enpals, Inpdap e Inps rappresenta un’operazione complessa che attribuisce di fatto all’Inps il ruolo di principale Ente previdenziale di riferimento per quasi tutti i lavoratori italiani: subordinati, pubblici, privati, autonomi e professionisti con Casse pensionistiche. Per questo l’Istituto, così rinnovato, è stato ribattezzato Super Inps.
La nuova struttura Inps
A fronte dell’accorpamento degli Enti, l’Inps crescerà in termine di numero di impiegati. Il personale dell’organico che non troverà impiego perché rientrante nelle “posizioni soprannumerarie”, considerate eccedenze ai sensi dell’articolo 33 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, verrà messo in mobilità e verrà studiata una sua possibile collocazione presso altre amministrazioni. Possibile anche un ricorso alla cassa integrazione guadagni.