La manovra finanziaria Monti ha sollevato così tante polemiche da essere già pronta a subire opportune modifiche nel passaggio alla Camera: con tutta probabilità sarà presentato un emendamento unico cumulativo a firma dei relatori o del governo da presentare in Commissione Bilancio. così da modificare il testo del Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici, approdato lo stesso giorno in G.U. n. 284.
Gli emendamenti alla manovra si concentrano sostanzialmente sui tre punti più critici: riforma delle pensioni, tasse (IMU e ICI in particolare) e lotta all’evasione fiscale.
Richieste e proposte
Cgil, Cisl e Uil in audizione alle commissioni Bilancio e Finanze di Camera e Senato hanno presentato soluzioni concrete per correggere le misure contenute attualmente nella manovra Monti.
Correzioni sulle quali, per gran parte, concorda anche il Pd che, per voce del suo segretario Pierluigi Bersani fa sapere che per garantire «massima velocità» all’approvazione della manovra finanziaria «non ci sarà l’assalto alla diligenza» ma verranno presentate solo «alcune correzioni mirate».
Tra le ipotesi:
- l’imposta una-tantum sui capitali scudati (ora all’1,5%) sfruttando i proventi dell’asta delle frequenze tv;
- estendere l’ACE (il regime fiscale agevolato sulla remunerazione del capitale investito dagli azionisti) anche alle piccole imprese e alle aziende agricole;
- portare la soglia di detrazione dai 200 a 500 euro per l’ICI sulla prima casa;
- differenziare le aliquote in maniera progressiva a partire dalla seconda casa.
IMU e ICI, anche per la Chiesa
Sull’ICI anche il Pd ha avanzato delle richieste: anche la Chiesa deve versare l’imposta sul proprio patrimonio immobiliare. Più in particolare Pd chiede al governo di «attivare le necessarie procedure per determinare il gettito che deriverebbe dalla tassazione del patrimonio immobiliare della Chiesa Cattolica, richiedendo il pagamento di una quota pari al 30 per cento del totale del gettito stimato».
Semplicemente eliminando l’esenzione ICI per i beni di proprietà della Chiesa, si otterrebbe un introito quantificato dai radicali intorno ai 700 milioni di euro che potrebbero contribuire a sanare l’economia italiana.
Lotta all’evasione fiscale
Per rendere efficace la lotta all’evasione fiscale bisognerebbe, secondo Cgil, Cisl e Uil, abbassare il limite per la tracciabilità dei pagamenti a 500 euro, invece dei mille euro inseriti nella manovra finanziaria. Sarebbe inoltre opportuno introdurre detrazioni fiscali sulle spese che inducano i compratori a richiedere ricevute fiscali e fatture, rendendo questa scelta la più “conveniente”.
Riforma delle pensioni
Relativamente alla riforma delle pensioni le associazioni sindacali chiedono che venga:
- ripristinato l’attuale sistema di indicizzazione dei trattamenti pensionistici al costo della vita;
- definito un percorso più graduale per il passaggio al sistema puramente contributivo;
- portato a 41 anni e 1 mese il requisito contributivo richiesto per andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica, sia per uomini che per donne;
- abolita la penalizzazione del 2% per chi va in pensione con 41 anni e 1 mese di contributi, ma con meno di 62 anni;
- abolita la correlazione tra il requisito contributivo e l’aspettativa di vita;
- introdotta una maggiore gradualità per l’accesso al pensionamento di vecchiaia delle donne;
- rivista la normativa sui lavori usuranti, ampliandone il raggio d’azione e preservando i tre anni di anticipo sui requisiti di accesso al pensionamento;
- aumentata almeno del 4% l’aliquota di contribuzione di lavoratori autonomi, commercianti ed artigiani, iscritti alle gestioni Inps e per coltivatori diretti, coloni e mezzadri.