La crescente propensione alla mobilità di un numero sempre maggiore di lavoratori rende attuali alcune tematiche legate ai notebook in precedenza trascurate. Se infatti per qualche tempo i principali elementi di valutazione per un Pc portatile sono stati la dimensione del monitor e la potenza, attualmente si sta affermando un nuova concezione più orientata alla trasportabilità.
Grazie anche ai progressi della tecnologia, sono sempre più i prodotti in commercio che presentano un peso inferiore ai 2 chilogrammi, quanto basta per farli rientrare nella categoria dei notebook ultraleggeri. Rispetto a qualche anno fa, quando la leggerezza veniva spesso liquidata come capriccio di pochi, oggi sono sempre meno le ragioni per non valutare al momento dell’acquisto la possibilità di scendere a qualche compromesso pur di guadagnare in termini di praticità.
La tendenza trova conferma nella crescita dell’offerta. Praticamente tutti i fornitori del settore riservano una sezione importante del proprio catalogo a Pc portatili che si distinguono per leggerezza, non necessariamente dovendo sacrificare prestazioni e funzionalità.
Monitor e peso vanno d’accordo
Tra i fattori che al momento dell’acquisto determinano la scelta di un notebook, la dimensione del display è uno dei principali. Fino a qualche tempo fa, leggerezza era sinonimo di schermo piccolo, a volte troppo, ma oggi la tecnologia ha compiuto passi importanti riuscendo a trovare validi compromessi. Un esempio in questa direzione viene da Fujitsu Siemens. All’interno di un’offerta come da tradizione particolarmente ricca e variegata, spicca il Lifebook S7110. In soli 1,8 Kg l’utente ha infatti a disposizione un monitor da 14,1". Tra gli accorgimenti adottati dalla casa, la presenza di un alloggiamento modulare, in grado di contenere sia una seconda batteria opzionale (capace di portare l’autonomia fino a 10 ore) piuttosto che un secondo hard disk o un lettore ottico.
Figura 1: Fujitsu Siemens Lifebook S7110
Occhio al prezzo
Rinunciare al peso ha però un costo. Se in precedenza questo tributo era espresso soprattutto in termini di prestazioni e funzionalità, oggi è prevalentemente quantificabile in termini monetari. Se sotto le voci qualità, velocità, funzionalità, capacità e connettività gli ultraleggeri non hanno niente da invidiare ai fratelli maggiori, sul costo d’acquisto inevitabilmente si paga dazio. Raramente infatti, l’investimento richiesto è inferiore ai 2.000 euro IVA compresa.
Restando nel panorama dei notebook ‘tradizionali’, vale a dire senza entrare nel merito dei cosiddetti "convertibili" o TabletPC, al di sotto di questa soglia si incontrano un paio di modelli.
Batte tutti, sotto questo punto di vista, Dell. Pur considerando l’elevato livello di personalizzazione tipico dei Pc offerti dalla casa statunitense, il Latitude D420 risulta di gran lunga il più abbordabile. Una configurazione completa di unità esterna e degli accessori fondamentali infatti viene a costare intorno ai 1.500 euro (IVA compresa). Da sottolineare inoltre, lo sforzo aggiuntivo compiuto dai progettisti Dell, che nella configurazione base includono una batteria a quattro celle, contro le sei (a volta addirittura nove) dei notebook standard, ma più delle tre solitamente impiegate nel campo degli ultraleggeri.
Per Dell, come per la quasi totalità delle configurazioni al di sotto dei 2 Kg, il display ha una diagonale di 12,1", la stessa infatti utilizzata dal Lenovo ThinkPad X60s, altra possibilità di restare, seppur di poco, al di sotto dei 2.000 euro di spesa. Per un’azienda dove in passato la qualità ha spesso contato più del prezzo offerto al pubblico, si tratta di un messaggio importante. Con una configurazione che non si discosta dalla media e un peso dichiarato, senza unità ottiche, di 1,34Kg, Lenovo conta molto sull’esperienza IBM e sulla fedeltà tipica dei suoi estimatori per ereditarne il parco utenti.
Si colloca a metà strada tra questi due il risparmio offerto da Acer. Come Fujitsu Siemens, la società di Taiwan ha fatto dell’estrema granularità dell’offerta, uno dei punti di forza. In realtà, tra i numerosi modelli, solo il TravelMate 3040 rientra nella categoria degli ultra leggeri, ma non per questo è da trascurare. Nelle dimensioni di un foglio A4, la batteria a sei celle opzionale che può essere aggiunta, e non sostituita, a quella standard a tre e una Webcam dedicata sono fattori in grado di attirare l’attenzione di un buon numero di utenti interessati a una spesa che può restare intorno ai 1.800 euro per un peso complessivo intorno a 1,5 Kg.
Figura 2: Acer TravelMate 3040
Il valore dell’innovazione e dei dettagli
Non molto differenziati per configurazione (più o meno tutti i notebook ultraleggeri utilizzano processori con tecnologia Intel Core 2 Duo e velocità tra 1,22 e 1,6 GHZ, memoria RAM tra 512 Mbyte e 1 Gbyte e hard disk tra 60 e 80 Gbyte), oltre ai gusti personali, le differenze sono da ricercare altrove.
Asus, per esempio, ha puntato su un concetto leggermente diverso di mobilità. Il W5Fe infatti, oltre che per alcuni particolari estetici ricercati, si distingue per la presenza di un secondo display di dimensioni contenute che consente di visualizzare informazioni, come l’agenda, i numeri di telefono, gli indirizzi e le e-mail più recenti senza dover aprire il notebook. Il tutto in 1,67 Kg. Il prezzo, tenuto conto anche che si tratta di uno dei primi in assoluto a essere proposto con Windows Vista, supera ma non di molto i 2.000 euro.
Figura 3: Asus W5Fe
Sullo stesso ordine di spesa, ma con una veste più ‘tradizionale’, HP ha in catalogo l’NC2400, eredità dell’esperienza Compaq. Anche HP, punta sulla versatilità come caratteristica principale ma al tempo stesso anche come soluzione adottata per contenere il peso a 1,29 Kg, tra i migliori in assoluto. È importante però ricordare il ricorso a unità ottiche esterne e a batterie standard a tre celle. Anche considerando tutti questi elementi, il peso complessivo rientra comunque abbondantemente nei 2 Kg.
Figura 4: HP NC 2400
Un ruolo da protagonista nel panorama dei notebook appartiene di diritto a Toshiba. La società giapponese non ha mai rinunciato a sperimentare nuove soluzioni e, in termini di peso, può rivendicare una delle proposte più coraggiose avanzata qualche anno fa: il Libretto, capace di racchiudere un autentico Pc con schermo da 6" in un minuscolo case al di sotto del chilogrammo.
Pur senza arrivare a tali eccessi, l’offerta Toshiba resta comunque all’avanguardia. Attualmente il miglior compromesso tra dimensioni e prestazioni è la linea Portégé Serie R, però meno abbordabile rispetto ai diretti concorrenti (circa 2.220 euro). Oltre che l’affidabilità, a giustificare il prezzo superiore alla media vengono sottolineati tra l’altro gli accorgimenti adottati in tema di sicurezza e resistenza agli urti. In particolare, di serie il lettore di impronte digitali, per elevare il livello di protezione da accessi indesiderati.