Il fenomeno netbook non si arresta nemmeno dopo in lungo e significativo periodo di ascesa nel 2008. Il trend positivo ha permesso di raggiungere nell’ultimo trimestre quasi il 20% del mercato dei computer portatili, evidenziando una penetrazione stabile sia nelle case che nelle aziende di tutto il mondo.
Secondo il Rapporto DisplaySearch, la casa costruttrice che è riuscita a beneficiare in modo più evidente del fenomeno netbook è stata Acer, con una quota di mercato del 30,5%.
Una conferma, quella per Acer, che da tempo è riuscito a tenere testa e scavalcare la stessa Asus. Il costo contenuto e l’estrema portabilità dei netbook hanno sedotto il mercato pc, anche come reazione alla crisi.
Questo soprattutto nei mercati EMEA (destinazione del 45% di tutti i netbook) e dell’America Latina, dimostrando invece forti limiti soprattutto in Cina e Giappone.
Anche il Nord America risulta meno reattivo, probabilmente a perchè manca il traino degli operatori telefonici che, al contrario della regione EMEA, non hanno provveduto alla realizzazione di campagne e piani di convergenza sui prodotti ultra-portatili.
Rispetto all’Europa ad esempio, dove già a inizio 2008 gli operatori lanciavano le prime offerte commerciali integrate, i competitor americani hanno preferito attendere qualche mese per inserirsi nel settore e solo da dicembre si sono messi in gioco.
D’altro canto i
notebook hanno perso terreno (-19%), caratterizzati da un percorso in discesa libera e dal predominio su tutti di HP con una quota del 24,1% e 7,3 milioni di unità vendute.