La diffusione di Office Microsoft negli ambienti professionali e d’impresa – prima che si affacciassero sul mercato veri rivali in quanto a suite d’ufficio – si è sempre fondata su interoperabilità, efficienza e integrazione con il sistema operativo Windows.
Ebbene, oggi lo scenario è ormai mutato e, vista l’aggressività sul mercato dei nuovi competitor nel contesto dei software aziendali – soprattutto in relazione all’offerta commerciale estremamente competitiva –
il confronto con soluzioni alternative nasce spontaneo.
Secondo gli utenti, comunque, Microsoft Office è ancora molto apprezzato soprattutto per completezza e affidabilità.
È quanto emerge dallo studio comparativo di TwinStrata tra la suite per la produttività più utilizzata in ufficio e l’emergente Google Apps.
Grazie all’impiego del Cloud Computing, Google punta soprattutto ad una riduzione dei costi che permetterebbe di ottenere – con le sue Google Apps – un risparmio del 75% rispetto al (TCO) triennale (Total Cost of Ownership) necessario per la soluzione Microsoft.
Lo scenario di valutazione è stato quello delle Pmi e piccole imprese con circa venti dipendenti, che giornalmente scambiano un volume di mail pari a 100MB e salvano un volume di documenti pari a 50MB.
La determinazione e pianificazione delle variabili ha inoltre individuato indici di costo per ogni ora di indisponibilità dell’infrastruttura applicativa e di spesa nel caso di documenti o email perse.
I risultati hanno interessato quattro configurazioni differenti: le due più interessanti sono risultate Google Apps raggiungibile da una singola connessione di rete e Microsoft Office memorizzato localmente. In questo caso il TCO triennale passa da 33.400 a 148.900 dollari.