La riforma delle pensioni potrebbe essere approvata in tempi più rapidi del previsto, con un impatto significativo su migliaia di lavoratori italiani – ai quali toccherò l’allungamento dell’età pensionabile – ed in risposta alle richieste che vengono non solo dalla UE ma anche dalle imprese.
A fare il punto della situazione è stato il neo ministro del Lavoro, Elsa Fornero, in occasione dell’assemblea della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa.
Il ministro Fornero ha spiegato che il Governo si baserà tre principi fondamentali per quanto concerne la riforma delle pensioni: rigore finanziario, equità di interventi e crescita per dare prospettive alle nuove generazioni: «i sacrifici devono essere calibrati sulla capacità dei singoli di sopportarli».
Non solo tagli però: i nuovi provvedimenti del Governo dovranno essere accompagnati da stimoli alla crescita, il cui compito è di eliminare gli ostacoli per lo sviluppo definitivo dell’economia del Paese.
«La riforma delle pensioni, largamente già fatta, potrà vedere accelerati i tempi», ha dichuarato il Ministro, in risposta all’appello di Ivan Malavasi, presidente CNA, secondo il quale non sono ammissibili ulteriori rinvii.
Dello stesso parere Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, secondo cui la riforma delle pensioni è la prima cosa da fare: «non solo per fare cassa, ma per aiutare e sostenere il costo del lavoro dei giovani e delle donne: non si devono tagliare gli assegni ma cancellare le anomalie che il sistema pensionistico ancora ha, come per esempio le pensioni di anzianità».