Google Apps in azienda, migrazione più semplice

di Alessandro Vinciarelli

5 Maggio 2009 11:20

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Passare da un sistema che utilizza directory LDAP alle Google Apps è possibile. Lo spiega la casa di Mountain View sul suo Blog ufficiale

Dal blog ufficiale di Google arriva la notizia di una nuova possibilità per tutte le aziende che vogliono avvicinarsi al mondo delle Google Apps, ma che fino a questo momento hanno desistito perchè la loro architettura IT prevedeva directory LDAP per la gestione degli utenti.

Ora, le aziende potranno sincronizzare le directory presenti nei propri sistemi con le applicazioni Google in modo semplice e rapido.

Si tratta di una novità molto interessante per il mondo business, considerando che ad utilizzare LDAP sono sistemi molto diffusi come Microsoft Active Directory o Lotus Domino.

Per raggiungere gli obiettivi di migrazione, il meccanismo potrà beneficiare di una nuova utility software in grado di proteggere le informazioni aziendali nel corso del processo di trasferimento verso le Google Apps, mantenendo quindi intatto il sistema LDAP di origine.

L’applicazione, che solleverà gli amministratori IT dal compito manuale di spostamento delle informazioni, permetterà di ottenere una copia esatta di tutta l’architettura e lo schema organizzativo presente in azienda, comprese mailing list, gruppi e alias. Il processo, che potrebbe consistere nei casi più semplici in un solo step, può opzionalmente essere arricchito per meglio adattarsi alle esigenze interne dell’impresa.

Infine, è importante evidenziare che un’ampia gamma di utenti, tra i quali i Google Apps Premier, Education e Partner Edition, otterranno Google Apps Directory Sync senza alcun onere economico aggiuntivo.

Ultima novità, Google ha lanciato contacts manager, che consente agli utenti di utilizare servizi Google (Docs, Picasa, Calendar….) anche senza account Gmail.

Google Contacts consente inoltre di importare ed esportare i propri contatti da altri canali – Outlook, Outlook Express, Yahoo!, Hotmail, ecc. – mentre per Apple si può ricorrere alla utility “A to G.