I consumatori italiani sono oggi clienti multicanale ed effettuano acquisti online sia da postazione desktop che in mobilità: lo conferma una recente ricerca GfK Eurisko, secondo cui un terzo del campione (18-64 anni) ha effettuato acquisti sul Web negli ultimi tre mesi. Ma cosa spinge gli italiani verso il Web per i loro acquisti e quali sono i timori e le resistenze che persistono?
Vediamo i vantaggi dell’e-Commerce: la motivazione principale che induce gli Italiani all’acquisto online è il risparmio economico (70% del campione), seguito dalla comodità per un 69% degli acquirenti online e dalla possibilità di reperire merci non sempre disponibili in Italia (50%).
«Dato l’attuale clima negativo di consumo, gli Italiani stanno adottando alcune strategie riguardo agli acquisti: minor quantità a beneficio di una migliore qualità, una maggiore razionalità e pianificazione nel processo di acquisto con particolare attenzione al rapporto qualità/prezzo e la scelta di prodotti e servizi che vengono offerti a condizioni migliori (che si traduce in una crescente infedeltà verso le marche)», commenta Rosanna Savoldelli di GfK Eurisko. «Tutto ciò rivela un investimento di competenza e di tempo nel processo di acquisto».
Sembrano dunque superate le ataviche resistenze legate al fattore sicurezza, ma non certo risolte: tra coloro che preferiscono lo shopping tradizionale spiccano sì quelli guidati dal piacere dell’acquisto come esperienza fisica (58%), ma anche quelli che in cui ancora prevale un senso di scarsa sicurezza (54%) legato alla mancanza di garanzie.
Osservando i dati dalla ricerca, commissionata da PayPal, si nota inoltre un utilizzo ancora alquanto ridotto di cellulari e smartphone per gli acquisti, seppure con ottime possibilità di crescita: se infatti solo il 6% del campione dichiara di effettuare acquisti online attraverso device mobili, ben il 44% degli intervistati si dichiara propenso ad adottare tale soluzione in un prossimo futuro.
Pagamenti virtuali ed m-commerce hanno dunque buone prospettive di crescita, ma nel medio-lungo termine: l’utente posto dinanzi alla scelta del terminale di pagamento preferito, opta per lo smartphone solo nel 19% dei casi. Tra gli strumenti di pagamento più gettonati domina la carta di credito prepagata, il pagamento alla consegna e PayPal.