La recessione economica alimenta la spesa per la sicurezza informatica: è la conclusione cui giunge una recente ricerca promossa da CA, fornitore indipendentie di soluzioni software per la gestione dell’IT.
Dallo studio, condotto tramite interviste a oltre 400 responsabili IT o Executive, emerge chiaramente una tendenza da parte delle aziende ad investire in sicurezza IT, nonostante l’attuale crisi economica abbia portato le realtà lavorative ad effettuare pesanti tagli sui costi e una sensibile riduzione del personale.
Il 42% dei responsabili IT coinvolti della ricerca hanno dichiarato di prevedere un aumento del budget per la sicurezza nel corso dell’anno, mentre il 50% pensa di mantenerlo invariato. Solo l’8% prevede un taglio alle spese indirizzate alla sicurezza informatica.
Le motivazioni alla base di tale decisione si basano sul timore di sanzioni – paura alimentata anche dall’aspettativa di nuove normative – nonché dal timore di subire sottrazioni di informazioni sensibili o minacce interne, pericolo quest’ultimo enfatizzato dalla riduzione del personale.
In media, il 78% delle aziende intervistate ritiene infatti che i nuovi requisiti normativi e legislativi faranno inevitabilmente aumentare la spesa e le iniziative informatiche, mentre la vulnerabilità dei sistemi informatici rispetto alle minacce interne appare notevolmente aumentata a causa dei tagli al personale.
Nonostante la sempre più diffusa tendenza alla contrazione delle spese, le aziende di tutto il mondo continueranno anche nel prossimo futuro ad adottare nuovi software e soluzioni in campo IT mirate alla sicurezza.