È l’ora del backup

di Alessandro Vinciarelli

8 Marzo 2007 15:00

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Fondamentale in una realtà aziendale è mettere al riparo i propri dati da cancellazioni o manomissioni. Una breve introduzione all'hardware e software di Backup

Nonostante i notevoli progressi delle tecniche e lo sviluppo dei materiali utilizzati nei dispositivi di memorizazione, la sicurezza dei nostri dati è sempre minacciata da molteplici elementi. Le cause di questi, purtroppo frequenti, danneggiamenti consistono principalmente in guasti di tipo hardware. Come sappiamo anche gli hard disk hanno un tempo di vita limitato, e a farne le spese sono spesso intere ore di lavoro o peggio ancora documenti incredibilmente importanti. Ma esistono molte altre cause che vengono erroneamente trascurate.

Ad esempio nella nostra rete aziendale potrebbe riuscire ad introdursi un virus in grado di spazzare via l’intero contenuto del nostro hard disk, oppure un trojan che potrebbe impedirci l’accesso al nostro sistema operativo. Ancora, potrebbe accadere un semplicissimo errore umano. Voi stessi, o un vostro collega, potreste cancellare definitivamente un file od una mail molto importante, oppure potreste modificarlo senza avere la possibilità di tornare indietro.

Per queste ragioni il consiglio di qualsiasi addetto alla sicurezza informatica è quello di salvaguardare i dati importanti effettuandone una copia di backup. Fortunatamente negli ultimi anni le aziende si stanno adeguando a questo nuovo aspetto della sicurezza e stanno capendo che la protezione dei dati può in alcuni casi avere anche vantaggi in termini di costi, oltre che nella rapida risoluzione di problemi. Basti pensare a quale danno, anche di immagine, porterebbe la perdita di elenchi contabili, capitolati tecnici, documenti informativi circa gli acquisti, tempi e modalità di consegna di progetti, documenti di contabilità per il pagamento degli stipendi, ecc.

Per effettuare un backup dei dati è necessario scegliere con accuratezza sia l’hardware sia il software applicativo. Questo perché a secondo del numero di Pc aziendali ed al peso delle informazioni sensibili occorre dimensionare correttamente i supporti di backup e il livello di sicurezza dei software di backup.

Hardware

A dispetto di una ormai rilevante età, il nastro ancora riesce a soddisfare alcuni fabbisogni di sicurezza. Questo è dovuto anche al fatto che alcune aziende per tradizione sono ormai abituate all’utilizzo dello stesso, e quindi restie ad ogni cambiamento. Il vantaggio di questi drive è la loro discreta capienza (tra i 10 e i 40 GByte) e la loro particolare attitudine ad essere facilmente organizzati per effettuare copie di backup in tempi prestabiliti, ad esempio durante la notte. Inoltre utilizzando meccanismi di compressione dei dati lo spazio a disposizione viene incrementato di circa il 35-45% passando così ad una capienza massima di 60 GByte. Gli svantaggi risiedono principalmente nella lentezza per compiere un singolo backup, nella loro difficoltà di utilizzo iniziale e nel costo delle unità stesse che si muove intorno alle diverse centinaia di euro.

Supporti ibridi tra il nastro e il floppy sono stati ( e lo sono ancora in alcuni casi) le unità Zip o Jaz prodotte da Iomega. Consistono in una sorta di grandi floppy in grado di memorizzare dati rispettivamente per 250 MByte e 2GByte.

Un’altra possibilità da sondare, se la quantità di dati non è troppo elevata, è quella di archiviare i propri dati su unità CD o DVD. Chiaramente questa soluzione ha il vantaggio di avere una certa rapidità di esecuzione oltre ad essere relativamente economica. Inoltre i CD e i DVD (rispettivamente di circa 750 MByte e 4,7 GByte) risultano facilmente archiviabili ed occupano uno spazio molto limitato. Il loro tempo di vita, se supportato da buone condizioni ambientali e anche a seconda della qualità del supporto, si stima che sia di decine di anni, garantendo quindi una buona persistenza dei dati. Sottolineiamo che questa tecnologia è molto consigliata anche quando la frequenza con la quale si vogliono effettuare copie di backup risulta molto elevata.

Gli hard disk esterni sono un’altra possibilità per salvaguardare i nostri dati. Il vantaggio è che oramai sono molto capienti e in molti casi poco ingombranti. Spesso quindi possiamo effettuare backup in modo semplice (semplicemente trascinando cartelle) e rapido (grazie alle connessioni USB 2.0 e FireWire). Tuttavia soffrono degli stessi problemi di un disco interno, ovvero la capienza limitata (quando si finisce lo spazio si devono o cancellare i dati o comprare un altro hard disk) e la vulnerabilità ai guasti.

Al contrario, gli hard disk interni possono essere utilizzati per organizzare una architettura di backup dei dati molto professionale e vantaggiosa. Nella più banale della applicazioni è possibile comprare un secondo hard disk da inserire nel Pc e sul quale copiare i dati importanti. Chiaramente lo svantaggio è che l’hard disk secondario si trova a stretto contatto di quello principale per cause accidentali potrebbero perdersi entrambi. Il vantaggio è che in tutti gli altri casi avremo una copia di backup dei dati a portata di mano.

Inoltre se continuiamo a specializzare questa soluzione potremmo iniziare a pensare ad un sistema RAID (Redundant Array of Inexpensive Disks). Un sistema RAID ci permette, mediante l’installazione di diversi hard disk (minimo due), di salvare automaticamente i dati dall’hard disk principale ed avere sempre una copia aggiornata dei dati nel caso in cui i primi si danneggino. Le configurazioni, che per brevità non trattiamo in questo articolo, sono molteplici e vanno valutate con attenzione prima di applicarle ai nostri dati.

Infine abbiamo la possibilità più recente: la rete. Questa possibilità può essere espansa ulteriormente in due direzioni:

  • In primo luogo possiamo dotare la nostra infrastruttura di rete di un hardware di storage aziendale e offrire ai nostri dipendenti un utenza sulla quale poter inserire i propri dati. Potremmo inoltre fornire strumenti come Microsoft SharePoint Team Services per permettere l’archiviazione automatica e l’accesso ai dati backuppati tramite intranet.
  • In secondo luogo possiamo affidare il compito del backup dei dati ad una azienda in linea. Esistono differenti offerte di archiviazione dei dati dietro pagamento di un canone fisso. I vantaggi sono che i nostri dati sono protetti da un sistema garantito (da contratto) ed esterno all’azienda. D’altra parte proprio questa esternalizzazione porta a conseguenti problemi di riservatezza dei dati e a problemi di rete se la capacità della nostra rete aziendale non è più che sufficiente.

Software

Anche per quanto riguarda il software, a meno che non si voglia continuare ad archiviare i propri dati con il copia-incolla, è necessario valutare la possibilità di acquistare un prodotto specifico. Fortunatamente la funzionalità di cui necessita una azienda sono spesso garantite dai software presenti in commercio o scaricabili dalla rete. Principalmente abbiamo bisogno di uno scheduler della procedura di backup, ovvero di un pannello di configurazione che ci permetta di stabilire:

  • la frequenza con la quale effettuare il backup;
  • gli eventi specifici prima o dopo dei quali effettuare il backup;
  • le cartelle sorgenti di dati sensibili;
  • il percorso di destinazione della copia di sicurezza (es. una delle soluzioni sopra descritte);
  • il tipo di backup;
  • la tipologia di compressione dei dati;
  • la possibilità di sincronizzazione.

I primi punti sono di semplice comprensione e garantiscono tutte quelle opzioni circa il momento nel quale eseguire la copia e i dati di origine e destinazione.

Il tipo di backup ci dice invece come sarà possibile ottenere una copia dei dati e come ripristinare gli stessi. Per brevità rendiamo solamente noto al lettore che esistono principalmente tre tipi di backup:

  • Completo: consiste in una copia esatta di tutti i dati;
  • Incrementale: prevede un primo backup completo e il successivo salvataggio delle sole informazione modificate rispetto all’ultimo backup eseguito. Ovviamente per poter poi ripristinare i dati è necessario avere tutte la porzioni di backup effettuate.
  • Differenziale: a partire da un backup completo memorizza ogni volta tutte la modifiche apportate che lo differenziano da quello di partenza. Per ripristinare i dati è necessario avere il primo backup completo e l’ultimo backup differenziale.

Per ognuno di questi tipi è spesso possibile effettuare una compressione dei dati in modo da rendere minore lo spazio su disco utilizzato dal backup. Naturalmente lo spazio occupato e il tempo necessario alla copia dei file sono inversamente proporzionali. A seconda dello spazio a disposizione e del tempo disponibile è necessario trovare il giusto compromesso tra rapidità e dimensione, anche perché maggiore è la compressione e maggiore sarà il tempo di ripristino dei dati a partire da una copia di backup.

Infine aggiungiamo che alcuni software di backup permettono una sincronizzazione automatica tra i vari Pc configurati, ad esempio tra un Pc portatile ed un desktop. Questo perché a volte potrebbe essere necessario sia mantenere una copia sicura delle informazioni sia permettere ai propri dipendenti di lavorare in modo coerente sulla copia più aggiornata di un documento o di un file.