Giro di vite sul lavoro irregolare: dopo aver reso disponibile sul proprio sito web la normativa vigente in materia di attività di verifica (circolare 1/2008), la Guardia di Finanza ha avviato una nuova tornata di ispezioni in azienda. Obiettivo, stanare le irregolarità contrattuali.
Nella sola Capitale, i controlli hanno portato a confermare 42 attività irregolari su 89 imprese controllate. La mancanza di conformità contrattuale, nelle aziende di Roma prese in esame, si è tradotta in illeciti in materia di lavoro riguardanti ben 114 dipendenti.
Le indagini hanno messo in luce una duplice tendenza.
Prima di tutto, quella di assumere in azienda con contratto part-time ma orario di lavoro a tempo pieno. In questo caso, oltre alle mancate garanzie e responsabilità in materia si salute e sicurezza sui luoghi di lavoro negli orari non dichiarati l’illecito si traduce in minori contributi previdenziali e assistenziali per il lavoratore irregolare.
In altri casi, in decine di imprese romane è risultato ancora vivo il fenomeno del sommerso: il datore di lavoro assume ancora oggi “in nero”, evadendo completamente qualunque obbligo di dichiarazione contabile, previdenziale e contributiva.
Eppure le aziende sono ben informate sui rischi: in Italia, ad esempio, il 2009 si è aperto con una rigida politica di controlli e azioni ispettive, pianificate regione per regione secondo la “Programmazione 2009” per le attività di vigilanza del Ministero in tema di Lavoro e Sicurezza.
Per il Lazio, ad esempio, ricordiamo che le ispezioni in azienda programmate sono 11mila. In testa, invece, i controlli pianificati in Piemonte (14.758), Puglia (12.710), Campania (12.329) e Lombardia (12.106).
Lo scorso settembre, tra l’altro, è stata emanata la cosiddetta “Direttiva Sacconi“, con le linee guida a cui attenersi nel corso delle procedure ispettive.
Su entrambi i versanti, sono ancora molte le aziende che non conoscono i dettagli e le novità della nuova normativa. A tal fine, domani 25 marzo a Lucce si terrà l’incontro Novità relative all’ispezione del lavoro. La direttiva del Ministero del Lavoro Sacconi promosso dalla CNA locale.
Su questa medesima linea, anche la nuova “istruzione sull’attività di verifica” della GdF, a battesimo da poche settimane, prevede un controllo ancora più capillare delle imprese del territorio.
Scopo ultimo, da un lato innovare, semplificando, le metodologie ispettive e dall’altro rendere più fattive le procedure di verifica sia in materia di evasione fiscale (imposte sui redditi, IRAP e IVA) che di conformità ai regolari contratti di lavoro.
Aziende avvisate…