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Via libera al Disegno di Legge per le PMI: tutte le misure

di Anna Fabi

14 Gennaio 2025 22:05

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Sostegno alla competitività delle PMI italiane con nuove misure e incentivi dedicati: ecco tutte le novità per le piccole e medie imprese.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di Legge annuale sulle piccole e medie imprese, previsto dall’articolo 18 della Legge 11 novembre 2011, n. 180. Un intervento organico che introduce una serie di misure per affrontare le principali sfide operative delle PMI, puntando su semplificazione amministrativa, accesso al credito e rafforzamento della competitività.

Sul fronte degli incentivi alle aggregazioni, vengono istituite le Centrali consortili con l’obiettivo di rafforzare modelli di cooperazione efficienti e solidali. C’è poi una disposizione specifica per il settore Moda, con 100 milioni di euro per mini contratti di sviluppo finalizzati a sostenere programmi di investimento fra 3 e 20 milioni di euro.  L’obiettivo è incentivare la cooperazione tra imprese per affrontare le sfide del mercato globale e migliorare l’innovazione e la presenza internazionale.

Le nuove Centrali consortili

Il disegno di legge introduce la figura delle “Centrali consortili”, enti giuridici che coordinano le micro, piccole e medie imprese organizzate in consorzi di filiera. Questi enti, vigilati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mirano a potenziare la competitività e a promuovere modelli di cooperazione mutualistica.

Le Centrali consortili, nuovi enti giuridici che funzionano da strutture di indirizzo e coordinamento per le micro, piccole e medie imprese già organizzate in consorzi di filiera. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy esercita la vigilanza esclusiva per garantire il rispetto delle finalità mutualistiche, c’è una delega al Governo per disciplinare il funzionamento e la vigilanza di queste centrali consortili entro 12 mesi.

La Riforma dei Confidi

Una delega al Governo prevede la revisione delle norme sui Confidi per semplificare l’accesso al credito da parte delle PMI. Tra le misure, la revisione dei requisiti per l’iscrizione all’albo previsto dal Testo Unico Bancario e la promozione di processi di aggregazione tra consorzi.

La delega all’esecutivo, mirata a stimolare l’accesso al credito, prevede dunque la riforma del sistema dei Confidi tramite la semplificazione, riorganizzazione delle regole e revisione dei requisiti di iscrizione all’albo previsto dall’articolo 106 del Testo Unico Bancario (TUB).

Previsto anche l’ampliamento delle attività consentite, la promozione di processi di aggregazione tramite agevolazioni normative e l’estensione delle possibilità operative per i Confidi iscritti, la riduzione dei costi di istruttoria nella valutazione del merito creditizio e interventi volti a favorire l’integrazione tra consorzi, consentendo loro di partecipare ad altri enti senza modificare l’oggetto sociale.

Infine, incentivi fiscali per le imprese che aderiscono a un contratto di “rete soggetto”, consentendo la sospensione d’imposta sulla quota di utili destinata a investimenti previsti dal programma comune di rete. L’agevolazione, finanziata fino a 45 milioni di euro dal 2027 al 2029, riguarda gli utili realizzati tra il 2026 e il 2028, destinati al fondo patrimoniale comune o al patrimonio dedicato all’affare.

Gli incentivi per le reti di impresa

Le imprese che aderiscono a un contratto di “rete soggetto” potranno beneficiare di una sospensione d’imposta sugli utili destinati agli investimenti previsti dal programma comune di rete, con una dotazione di 45 milioni di euro dal 2027 al 2029.

Un argine alle false recensioni online

Per contrastare le false recensioni online nel settore della ristorazione e del turismo si prevede l’obbligo di verificare l’attendibilità della recensione, assicurandosi che questa sia realmente scritta da un consumatore che abbia effettivamente usufruito del servizio o acquistato il prodotto recensito.

Il consumatore potrà rilasciare una recensione motivata entro 15 giorni dalla data di utilizzo del servizio. L’impresa interessata potrà richiederne la cancellazione nel caso in cui il giudizio risulti falso o ingannevole, o qualora il commento non dovesse più essere attuale trascorsi i due anni dalla sua pubblicazione o in ragione dell’adozione di misure idonee a superare le criticità che avevano dato origine al giudizio espresso».

Viene quindi introdotto un sistema di verifica per garantire l’autenticità delle recensioni online nel settore turistico e della ristorazione. Le recensioni potranno essere pubblicate solo se provenienti da consumatori verificati, e le imprese avranno la possibilità di richiederne la cancellazione in caso di contenuti ingannevoli o superati.

Revisione norme Startup e PMI innovative

A oltre un decennio dall’introduzione del primo “Startup Act”, il Ddl prevede una delega per il riordino delle normative in materia di startup, PMI innovative e incubatori. Sarà redatto un testo unico che abrogherà le disposizioni obsolete e rafforzerà il ruolo del Garante per le PMI innovative, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo tecnologico e la competitività del settore.

Le altre misure nel Ddl PMI

Modelli semplificati per la sicurezza sul lavoro

L’INAIL è incaricato di elaborare modelli semplificati di organizzazione e gestione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, adattati alle esigenze delle PMI, mantenendo alti standard di sicurezza.

Staffetta generazionale

Il provvedimento introduce un sistema di “staffetta generazionale” per le imprese fino a 50 dipendenti. Il lavoratore prossimo alla pensione può optare per un part-time incentivato, mentre un giovane under 35 viene assunto in sostituzione, garantendo il trasferimento di competenze.

HO.RE.CA.: riconoscimento e definizione

Il disegno di legge riconosce gli operatori del settore HO.RE.CA. (hotel, ristoranti, bar e catering) come categoria specifica, regolamentando le attività e definendo criteri uniformi per le agevolazioni fiscali e amministrative.

Esonero assicurativo per specifici veicoli

L’esonero dall’assicurazione obbligatoria si estende ai carrelli elevatori e ad altri veicoli utilizzati in aree ferroviarie, portuali e aeroportuali, purché rispettino requisiti specifici.

Contratti per le aree consortili

Ridotti i termini per il riacquisto delle aree consortili da parte dei Consorzi industriali, sia in caso di mancata realizzazione dell’investimento sia in caso di cessazione delle attività.