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Pensioni INPS: bufera sul presunto aumento dei requisiti dal 2027

di Barbara Weisz

10 Gennaio 2025 14:24

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La CGIL accusa l'INPS di aver inserito nei simulatore "La mia pensione futura" uno scatto di tre mesi ai requisiti per andare in pensione dal 2027.

E’ giallo sulla questione dell’innalzamento dell’età pensionabile dal 2027 inserito nei simulatori INPS. La CGIL accusa infatti l’Istituto previdenziale di aver già incamerato nel software La mia pensione futura l’innalzamento delle aspettative di vita che potrebbe scattare fra due anni pur in mancanza di provvedimenti ufficiali sui futuri scatti.

L’INPS ha però subito smentito con un comunicato stampa, confermando che le certificazioni saranno redatte in base alle tabelle attualmente in vigore.

Innalzamento dei requisiti pensionistici dal 2027

Il caso è nato da un allarme lanciato dal sindacato confederale, secondo cui l’istituto previdenziale avrebbe già inserito nei propri applicativi uno scatto di tre mesi legato all’aumento delle aspettative di vita a partire dal 2027. Questi incrementi sono in realtà probabili: ad oggi non sono previsti scatti fino al 2026 ma dal 2027 non sono esclusi, visto che dopo gli anni del Covid il trend è tornato in salita dopo una temporanea inversione di tendenza.

Il prossimo scatto per i requisiti pensionistici è eventualmente atteso tra due anni. E, in base a dati che per il momento sono pure stime statistiche, potrebbe in effetti essere pari a tre mesi.

Se così fosse davvero, dal 2027 per la pensione di vecchiaia ci vorrebbero 67 anni e tre mesi, per quella anticipata 43 anni e un mese per gli uomini e 42 anni e un mese per le donne.

Sotto accusa le stime INPS

Per il momento queste sono proiezioni legate ai dati ISTAT sulla crescita delle aspettative di vita. Perchè diventino effettivamente scatti che aumentano i requisiti a pensione, ci vuole un provvedimento ministeriale che li ufficializzi.

Secondo la CGIL, invece, l’INPS li avrebbe incamerati nei propri applicativi. «Tali modifiche, se confermate, non trovano alcun riscontro nei documenti ufficiali attualmente vigenti – sottolinea la segretaria confederale Lara Ghiglione -. L’unico riferimento fin qui valido per le stime future era rappresentato dal 25esimo Rapporto della Ragioneria Generale dello Stato del 2024, che prevedeva per il 2027 nessun incremento e per il 2029 un aumento di solo un mese».

La smentita dell’INPS

Il sindacato ha chiesto immediati chiarimenti all’INPS. L’Istituto previdenziale ha subito risposto con un comunicato pubblicato sul suo portale web, nel quale «smentisce l’applicazione di nuovi requisiti pensionistici» e «garantisce che le certificazioni saranno redatte in base alle tabelle attualmente pubblicate».

Nel frattempo, però, ha temporaneamente sospeso il servizio onlineLa mia pensione futura“, che consente di simulare la propria pensione in base ai contributi versati e anche di conoscerne la decorrenza.

Una volta riattivato il servizio online, non sono stati comunicati collegamenti ufficiali fra lo stop temporaneo del simulatore e la denuncia sulle aspettative di vita applicate arbitrariamente (sul portale è semplicemente stata segnalata un’attività di manutenzione in corso).