Legge di Bilancio 2025: bonus e misure fiscali per i lavoratori

di Barbara Weisz

24 Dicembre 2024 08:55

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Manovra 2025: Taglio cuneo fiscale, fringe benefit, premi produzione, auto aziendali, congedi parentali, bonus dipendenti madri e lavoratori del turismo.

La misura di maggior impatto nel pacchetto Lavoro della Legge di Bilancio 2025 è il taglio del cuneo fiscale, che diventa strutturale ma con modifiche rilevanti: diventa una defiscalizzazione e si allarga ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 40mila euro, dai precedenti 35mila euro.

Ci sono poi le attese proroghe sulla tassazione agevolata dei premi di produzione e per il tetto dei fringe benefit, un nuovo calcolo per le auto aziendali ad uso promiscuo ed un nuovo rimborso esentasse per le ricollocazioni lavorative. Potenziato il congedo parentale con due mensilità retribuite all’80% ed istituito un nuovo esonero contributivo per le lavoratrici madri con almeno due figli. Prorogata infine della detassazione del lavoro notturno e straordinario durante i festivi nel settore ricettivo.

Vediamo con precisione cosa prevedono queste misure di welfare nel pacchetto Lavoro in Manovra.

Il taglio del cuneo fiscale 2025

Il taglio del cuneo fiscale non si applica più alla quota di contributi a carico del lavoratore, in misura pari a sei punti percentuali per i redditi da lavoro dipendente con imponibile fino a 2.692 euro al mese (sono circa 35mila euro annui) e sette punti con retribuzione lorda mensile di 1.923 euro. Dal primo gennaio 2025 si applica infatti una nuova detassazione basata non più sulla RAL ma sul reddito complessivo (chi ha utilizzato agevolazioni per il rientro dei cervelli devono considerare anche le quote esenti) al netto dell’abitazione principale.

  • Fino a 20mila euro di reddito annuo lordo (rileva quello complessivo del contribuente e non solo quello da lavoro dipendente) si avrà una parte di guadagno esentasse con una percentuale a scaglioni basata sulla RAL:
    • 7,1% fino a 8.500 euro;
    • 5,3% 8.500 e 15mila euro;
    • 4,8% 15mila euro.
  •  Tra 20mila e 32mila euro di reddito annuo lordo si applica una detrazione di mille euro.
  • Tra 32mila e 40mila euro la detrazione è pari alla differenza tra il tetto massimo di di reddito ammesso al taglio del cuneo fiscale (40mila euro) ed il proprio reddito, dividendo il risultato per 8mila e moltiplicando per mille.

Con il nuovo calcolo che comporta penalizzazioni (secondo stime UIL) per le RAL tra 20mila e 35mila euro: perdono da 9 a 57 euro al mese. Sopra i 35mila euro, invece, c’è un guadagno netto. Sono comunque i sostituti d’imposta ad effettuare il calcolo e a riconoscere questi bonus in busta paga, eventualmente recuperando quelli versate in eccesso in sede di conguaglio. Le somme versate vengono poi recuperate dalle aziende in compensazione.

Fringe benefit: tetto esentasse e auto aziendali

Sui fringe benefit, la Manovra 2025 conferma la regola già applicata nel 2024, per cui la soglia esentasse è elevata a mille euro, che diventano 2mila per chi ha figli.

C’è poi una novità relativa alla determinazione della base imponibile IRPEF del reddito relativo al fringe benefit per auto aziendali ad uso promiscuo: restano tassate secondo un criterio forfetario basato su una percentuale del prodotto tra la percorrenza convenzionale annua di 15mila chilometri e il costo chilometrico di esercizio definito dall’Automobile Club d’Italia (ACI) per ciascun modello di veicolo. Questa percentuale, però, non dipende più dai valori di emissione di anidride carbonica del veicolo ma dalla tipologia di emissioni:

  • 10% per i veicoli elettrici;
  • 20% per i veicoli plug-in ibridi;
  • 50% per gli altri veicoli.

Queste nuove aliquote sono più convenienti delle precedenti sulle auto elettriche e ibride. Slle vetture maggiormente inquinanti è penalizzante per le emissioni fra 61 e 160 g/km, che prima erano al 30%. Non c’è impatto fra 161 e 190 g/km, mentre scatta paradossalmente un vantaggio per i veicoli più inquinanti, perché in questo caso l’aliquota scende dal 60 al 50%.

=> Pensioni e lavoro: cosa cambia con la Legge di Bilancio 2025

Rimborsi per la relocation dei neo-assunti

Nuovo beneficio fiscale per i lavoratori dipendenti assunti nel 2025 a tempo indeterminato che trasferiscono la propria residenza in un raggio di oltre 100 Km dal precedente luogo di residenza e che hanno un reddito da lavoro dipendente inferiore a 35mila euro: sono esentatte fino a 5mila euro annui le somme rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle spese di affitto prima casa ed oneri accessori sostenute nei primi due anni dalla data di assunzione.

Detassazione premi di produttività

Confermata la detassazione al 5% dei premi di produzione. Il premio non può superare i 3mila euro, che salgono a 4mila nel caso di coinvolgimento paritetico nell’organizzazione del lavoro. Il reddito da lavoro dipendente nell’anno precedente non può superare gli 80mila euro. La norma si applica solo ai dipendenti del settore privato.

Congedo parentale

Fra le misure di conciliazione vita-lavoro, c’è un mese in più di congedo parentale all’80%. Quindi, in totale, sui 10 o 11 mesi di congedo parentale totale spettanti alla coppia (che restano invariati) le prime due mensilità sono retribuite all’80% invece che al 30% se utilizzate entro i primi sei anni di vita del bambino.

Detassazione lavoratrici madri

La detassazione per le lavoratrici madri che hanno almeno due figli spetta in presenza di un reddito massimo di 40mila euro, sia alle dipendenti sia alle autonome. E’ un esonero contributivo la cui misura sarà ancora da stabilire con decreto ministeriale. Spetta fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo. Dal 2027, per le madri di tre o più figli, spetterà fino al mese del compimento del 18esimo anno del figlio più piccolo.

Le dipendenti con almeno tre figli che rientrano nell’esonero contributivo al 100% (ma fino a un massimo di 3mila euro) previsto fino al 2024, non hanno diritto a questo nuovo beneficio fiscale fino al 31 dicembre 2026.

Indennità speciali

Per il settore turistico alberghiero e per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, dal 1° gennaio 2025 al 30 settembre 2025 è introdotto un trattamento integrativo speciale che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde per prestazioni di lavoro straordinario effettuate nei giorni festivi o per lavoro notturno.